caffe
caffè Pianta appartenente al genere Coffea della famiglia rubiacee, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava per infuso l’omonima bevanda con azione stimolante dovuta alla caffeina. Delle numerose specie di Coffea, la più coltivata è Coffea arabica, alberetto sempreverde con fiori bianchi e frutti a bacche, contenenti due semi. Il c. cresce bene nei luoghi con temperature medie annue fra 15 e 25 °C e la cui minima non discenda sotto i 5 °C e la massima non superi i 30 °C. Preferisce terreno ricco di humus permeabile e piogge abbondanti, alternate con periodi di siccità. Si moltiplica per semi, che vanno sparsi appena raccolti. La produzione comincia verso i 4 anni e può raggiungere 2300-3400 kg/ha. La fioritura e la maturazione dei frutti si prolungano per mesi. In commercio esistono vari tipi di c., indicati per lo più con il nome della località di provenienza. ● La produzione mondiale di c. è in aumento costante (133 milioni di sacchi nel 2010; un sacco standard equivale a 60 kg), con alcune oscillazioni dovute ad annate particolarmente sfavorevoli. Il valore delle esportazioni mondiali di c. ha fatto registrare un forte incremento, passando da 4,8 miliardi di dollari nel 2002 a 15,4 miliardi di dollari nel 2010. I Paesi produttori sono oltre 70, ma la quasi totalità della produzione (pari al 97%) si concentra nei 33 Paesi aderenti all’International Coffee Organization. I principali Paesi produttori sono anche i primi esportatori; tra questi, leader del settore è il Brasile, seguito da Vietnam, Indonesia e Colombia. Principali acquirenti sono gli Stati Uniti, il Giappone e molti Paesi europei, soprattutto la Germania, l’Italia e la Francia. Particolarmente sviluppato, anche a causa della forte volatilità dei prezzi, è il mercato dei futures (➔) sul c., quotati in prevalenza presso il New York Board of Trade (NYBOT) e il LIFFE (➔) di Londra.