CAFFÈ
(VIII, p. 257; App. II, I, p. 475; III, I, p. 278; IV, I, p. 331)
La produzione mondiale di c. nel corso degli anni Settanta ha avuto aumenti percentualmente inferiori a quelli registrati negli anni Sessanta. I motivi sono da ricercare in eventi naturali negativi (malattie e gelate), e soprattutto nella scelta, operata dai principali paesi produttori, di una riduzione delle colture allo scopo di controllare nel lungo periodo il prezzo del prodotto. L'aumento del rendimento per ettaro ha però compensato la diminuzione della superficie coltivata, per cui la produzione mondiale è pur sempre cresciuta, e l'incremento medio annuo si è sufficientemente stabilizzato al fine di non creare eccessivi squilibri tra offerta e domanda: nel decennio 1975-85 esso è stato in media pari al 3,2% annuo, con una tendenza all'aumento negli anni Ottanta in concomitanza con le accresciute richieste dei paesi importatori. In aumento l'apporto dell'America Latina, la cui produzione supera il 40% del totale mondiale; in regresso invece l'apporto dell'Africa, sceso a un quinto del totale mondiale, per motivi climatici (Etiopia) o per instabilità politica (Angola). Il commercio interessa sempre i 4/5 del prodotto. Importatori tradizionali sono i paesi europei, che assorbono oltre la metà dell'offerta, e dell'America Settentrionale, che acquistano il 30% del prodotto commerciato. Esportatori tutti i principali produttori; percentualmente più modesto l'apporto dei grandi produttori latino-americani che destinano una buona quota del prodotto al forte consumo interno.
Diritto. - Legislazione vigente in Italia. - Il d.P.R. 16 febbraio 1973, n. 470, aggiorna la disciplina di carattere generale che, anche per il c., può rinvenirsi nella legge n. 283 del 1962 sulla disciplina dell'igiene della produzione e della vendita dei prodotti alimentari. Nella tabella allegata al decreto sono indicate tutte le specie commerciali del c. e la relativa definizione con l'indicazione delle caratteristiche morfologiche. Sono altresì definiti il c. macinato e il c. solubile.