CAFFETTANO (fr. e ingl. caftan; sp. cafetán; ted. Kaftan)
Veste lunga maschile (di rado femminile) usata nei paesi musulmani, e che per qualche secolo, a partire dal XIII, fu anche quasi nazionale dei Russi e dei Polacchi. Oggi in Europa il nome kaftan è dato ancora all'abito lungo degli ebrei ortodossi della Polonia. È il persiano (poi anche arabo) khaftān, mutato dai Turchi ottomani in qaftān (\arabo\), che a partire dal sec. XVI fu trasformato in qafṭān (\arabo\) o qufṭān nei paesi di lingua araba; la forma italiana cafféttano ricorre già nel sec. XV nel Morgante Maggiore del Pulci (VIII, 27). L'abito scende quasi fino ai piedi; è di stoffa colorata, spesso a righe; aperto sul davanti per intero (in Egitto è tenuto stretto con una fascia intorno alla cintola), ha maniche assai lunghe, che nella parte inferiore sono aperte longitudinalmente dal lato esterno. Un tempo in Turchia fu anche una veste d'onore data a funzionarî, ma meno importante della pelliccia d'onore.
Bibl.: R. P. A. Dozy, Dictionnaire détaillé des noms des vêtements chez les Arabes, Amsterdam 1845, pp. 162-168; Cl. Huart, art. Kafṭán, in Encyclopédie de l'Islām, II, Leida 1927, pp. 662-763.