CAIAK
. È un canotto a un sol posto, adoperato dagli Eschimesi, fatto interamente di pelli di foca cucite insieme e tese su di una intelaiatura di legno (legno di deriva); le cuciture sono molto serrate e la tensione sulla gabbia assai forte, in modo da conferire al canotto impermeabilità e rigidità. Questo rivestimento di pelle è completo sia inferiormente, sia superiormente; solo nella parte superiore è praticata un'apertura circolare, grande tanto da lasciar passare una persona. Allorché il pescatore ha preso posto nel caiak, serra con una cintura il suo vestito impermeabile al bordo dell'apertura circolare, sì che nemmeno una goccia d'acqua penetra nel caiak anche se questo si capovolge. Il caiak non serve che alla caccia, sia sui fiumi, sia presso le coste o in alto mare, della lontra, del tricheco, della balena, ma soprattutto della foca. Niente deve essere messo nell'interno dell'imbarcazione: l'arpone e la lancia per finire l'animale sono collocati all'esterno. L'Eschimese nel suo caiak guarda la prua, e tiene in mano un solo remo provvisto di due estremità a paletta, col quale batte alternativamente a destra e a sinistra. La maggiore abilità nella manovra del caiak si osserva presso gli Eschimesi della Groenlandia meridionale, regione in cui non viene più usata la slitta da cani.
Il caiak non presenta sempre la forma tipica descritta; nell'Alasca meridionale ve ne sono a due e a tre posti, talvolta esso è anche manovrato con due remi. Per la guerra e per il trasporto di materiali, gli Eschimesi usano l'umiak, che è anche l'imbarcazione delle donne, anch'esso fatto di pelli di foca tese su di un'intelaiatura di legno, ma di forma molto più simile alle nostre barche. La parte superiore è scoperta, alcune assi che tendono il canotto trasversalmente servono da sedili, a volte c'è anche un timone. L'umiak è usato soprattutto nello Stretto di Bering; pare che esso sia provenuto dall'Asia insieme ad altri elementi relativamente giovani della cultura eschimese. La tenacia con la quale gli Eschimesi conservano gli elementi culturali originali si manifesta, fra l'altro, nel fatto che anche nel sud dell'Alasca dove abbonda il legname essi ricoprono ancora con pelli le loro imbarcazioni. Insieme all'arpone articolato e alla punta della freccia fermata da un passo di vite, il caiak costituisce la più notevole realizzazione della cultura eschimese.
Bibl.: E. Boas, The Central Eskimo, in The Sixth annual Report of the Bureau of Ethnology, 1884-85, pp. 485-89; M. P. Porsild, Studies on the material culture of the Eskimo in Westgreenland, in Meddelelser om Gronland, LI, Copenaghen 1915; H.P. Steensby, An anthropogéographical study of the origin of the Eskimo culture, in Meddelseler om Gronland, LIII, Copenaghen 1916; K. Birket-Smith, Eskimoerne, Copenaghen 1927.