CAPITONE, Caio Ateio (Caius Ateius Capito)
Giurista romano dell'epoca augustea, console nell'anno 5 d. C., morto nell'anno 22. Sostenitore del nuovo regime, godette grande fama presso i contemporanei, scarsa invece presso i giuristi posteriori, forse perché povero di originalità. Stando a Pomponio (Dig., I, 2, De origine iuris, 2, 47, 48) egli sarebbe stato il fondatore della scuola detta poi dei Sabiniani o dei Cassiani, rivale di quella dei Proculeiani, fondata dal contemporaneo Antistio Labeone. Capitone è ricordato come profondo conoscitore anche del ius pontificium. Le sue opere sono: i Coniectanea, in almeno nove libri, un libro De officio senatorio, e almeno sette libri De iure pontificio.
Bibl.: P. Krüger, Geschichte der Quellen u. Literatur des Röm. Rechts, 2ª edizione, Lipsia e Monaco 1912, p. 158; P. Bonfante, Storia del dir. rom., 3ª ed., Milano 1923, vol. I, n. 380; P. Jörs, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., s. v. Ateius, n. 3; F. P. Bremer, Iurispr. antehadr. quae supersunt, Lipsia 1898, II, i, p. 261 segg.; B. Kübler, Gesch. des Röm. Rechts, Lipsia e Erlangen 1925, p. 260.