CAIRO Montenotte (A. T., 24-25-26)
Comune in provincia di Savona, nella valle della Bormida, a m. 328 s. m. La popolazione, 2322 ab. nel capoluogo e 7703 nel comune nel 1931, si è portata a 9761 nel 1936 per il comune, che comprende, oltre alle altre, le frazioni di Montenotte Superiore (659 m. s. m.) e Inferiore (564 m. s. m.), San Giuseppe di Cairo, dove la linea per Acqui, da cui Cairo è servito, si distacca dalla Savona-Ceva. Il capoluogo è un paese a pianta rettangolare, ai piedi di una rupe sulla quale sorgono gli avanzi di un castello del sec. XIV, appartenuto già ai Del Carretto, e che ha ancora qualche elegante bifora. Vi sono resti delle mura medievali (sec. XIV); la chiesa di S. Francesco ha avanzi del sec. XIII.
Battaglia di Cairo Montenotte. - Fu combattuta il 12 aprile 1796 tra i Francesi guidati dal Bonaparte e una frazione delle forze austriache del Beaulieu. Come è noto, il giovane generalissimo dell'armata d'Italia aveva divisato di puntare dalla Riviera Ligure, attraverso l'Appennino, nella direzione dell'alta Bormida, per disgiungere le due armate nemiche, austriaca e piemontese. Contrariamente all'avviso del comandante piemontese, generale Colli, il Beaulieu vuol gravitare, col peso della propria offensiva, lungo la Riviera, sperando che ciò valga a distogliere il Bonaparte dal puntare verso nord. Al contrario, il generale francese vede nella mossa avversaria una ragione di più per dar corso al proprio disegno. E poiché nella sua avanzata il Beaulieu ha commesso l'errore di non occupare il Colle di Cadibona, il Bonaparte punta in forze per quel passo con la colonna Masséna, mentre la colonna Augerau è diretta a Mallare (Bormida orientale) e la colonna Laharpe deve assicurarsi del Monte Negino. Un'altra colonna (Sérurier) opera sulla sinistra, nell'alto Tanaro.
Il mattino del 12 aprile il Laharpe attacca Monte Negino, difeso dalle truppe austriache dell'Argentau; e ben presto sulla sinistra del Laharpe entra in azione anche il Masséna che manovra contro il fianco destro austriaco. La posizione di Monte Negino cade in mano ai Francesi, e l'Argentau ripiega su Montenotte con l'intento di difendere quella posizione; ma il Masséna ha prevenuto l'avversario occupando il villaggio con parte delle sue forze. Si svolge qui un accanito combattimento, nel quale gli Austriaci hanno la peggio. L'ordine del Beaulieu di portare truppe dalla Riviera sui monti per sostenere l'Argentau, fu tardivo e non poté avere tempestiva esecuzione. L'episodio conclude la giornata che prende nome da Montenotte e che è la prima della serie d'azioni tattiche (v. dego, XII, p. 499; millesimo, XXIII, p. 319; mondovì, XXX, p. 630) costituenti nel loro insieme la manovra strategica centrale, intesa alla separazione dei Piemontesi dagli Austriaci.