CALAIS (A. T., 32-33-34)
Calais, per quanto sia un semplice capoluogo di cantone, pur tuttavia risulta la città più popolata del dipartimento del Pas-de-Calais: aveva 71.629 ab., secondo il censimento del 1926. La sua posizione, in vicinanza dell'Inghilterra, sullo stretto che porta il suo nome, ha influito sulla sua storia ed ha contribuito a farne un porto attivo e un importante centro manifatturiero. La città attuale è composta di due parti ben distinte per aspetto e attività. A nord si trova la città dei marinai con strade strette, costruite in prossimità dell'antica cittadella del sec. XVI; a sud si è sviluppato il quartiere industriale di Saint-Pierre, dalle vie ampie e regolari.
Il porto di Calais, segnalato da un faro elettrico di 58 metri, è porto di sbocco, con Dunkerque e Boulogne-sur-Mer, delle regioni industriali del Nord e dell'Est della Francia. Calais è, dei tre scali, il più vicino all'Inghilterra, distante da Dover 38 km. Col retroterra è collegato da buone comunicazioni ferroviarie e da una via navigabile: il canale di Calais, il quale, partendo dal più interno bacino portuale, il Bassin de Batellerie (40.000 mq. di superficie acquea; fondali m. 3, largh. m. 33,65, banchine lunghe m. 1601), mette Calais in collegamento diretto con tutta la rete di vie navigabili francesi.
Il porto (lunghezza totale delle banchine m. 65.000, superficie di calate 323.000 mq.) è costituito da una serie di bacini interni ai quali si accede, mediante chiuse, da due avamporti (dell'est e dell'ovest) che sono, a loro volta, in comunicazione diretta col mare mediante un canale di accesso largo m. 213,50, limitato da due gettate lunghe m. 518,50, con fondali di m. 4,50 a bassa e 11,55 ad alta marea.
Lo sviluppo del porto è di data relativamente recente e lo si è ottenuto in seguito ai grandi lavori effettuati dal 1876 al 1889: lavori capaci di servire un traffico di 1.500.000-2.000.000 di tonn. merci all'anno. Nel 1904 si avevano soltanto 482.000 tonn. di merce e 409.000 viaggiatori. Durante la guerra il traffico, dati i bisogni delle armate, aumentò in modo anormale, tanto da aversi, nel 1918, 2.757.244 tonn. in transito; poi decadde di nuovo (1929: tonn. 1.024,241; il numero dei viaggiatori segna però un aumento: 601.540 con la sola Inghilterra). Lo squilibrio fra le merci in entrata (legnami, minerali di ferro, manganese e zinco, fosfati), destinate ad alimentare le industrie del retroterra, e quelle in uscita (materiale di costruzione edilizia, carboni, ecc.) è dato dalle seguenti cifre, relative al 1929: 774.161 tonn. sbarcate contro 250.080 imbarcate. Nessuna linea di navigazione regolare italiana tocca Calais, nel 1929 vi entrarono in navigazione libera 8 piroscafi per tonn. 18.509 su un complesso di 2932 navi entrate per tonn. 1.698.735. Calais occupa l'undicesimo posto fra i porti francesi. Data la vicinanza al Mare del Nord e alla Manica, Calais è diventato un porto di pesca (aringhe e sgombri) che arma anche battelli per la grande pesca.
Il movimento marittimo ha provocato naturalmente il sorgere di segherie, fabbriche di cordame, cantieri di costruzione; ma la Calais industriale è conosciuta e rinomata soprattutto per la fabbricazione di trine e merletti a macchina: più di 110 fabbriche con circa 3200 telai e che occupano quasi 45.000 persone, fabbricano ogni genere di merletti, dal tulle più fine e dai pizzi più delicati e vaporosi, fino alle sontuose trine di metallo e alle grandi forniture per l'arredamento. Nel 1925 la produzione ha superato i 170 milioni di franchi, di cui 120 circa per l'esportazione.
Monumenti. - Il centro della città vecchia è la Piazza d'Armi con il vecchio Palazzo comunale, fondato, pare, nel 1295 da Roberto d'Artois e ricostruito nel 1740, che raccoglie nell'interno un piccolo museo. Il beffroi del sec. XV fu compiuto nel 1609. La chiesa di Notre-Dame (XIV e XV sec.) ha conservato nonostante gl'infelici restauri dei secoli XVIII e XIX i caratteri dell'architettura inglese soprattutto nelle vòlte e nella torre; nell'interno un'Assunzione di G. Zegers; un bel cancello in ferro battuto chiude il coro. Nella parte nuova della città si trova il monumento ai Borghesi di Calais (eretto nel 1895, opera di A. Rodin), che commemora l'assedio del 1347.
Storia. - Nell'età gallo-romana esisteva, là dove ora sorge Calais, il centro abitato di Petressa. La città attuale però entra nella storia sotto il nome di Kaleis solo alla fine del sec. XII: per quanto, il fatto che nel 1180 gli abitanti ottengono dal conte di Boulogne una carta comunale e due mercati annuali dimostra ad evidenza che il nuovo centro doveva avere già da tempo notevole sviluppo, specialmente economico. D'altronde i progressi della città, commercialmente in rapporto con la Lega anseatica e l'Inghilterra, punto di passaggio quasi obbligato tra la Francia e l'Inghilterra, furono rapidissimi; e se anche i privilegi municipali furono perduti, quando la città passò sotto il dominio dei conti d'Artois (1259), l'ascesa economica non fu interrotta. Ma proprio per tali motivi, e per costituire la base di sbarco più importante sulle coste francesi, Calais doveva diventare uno dei primi obiettivi degl'Inglesi all'inizio della guerra dei Cento anni. Ed infatti nel 1346 Edoardo III d'Inghilterra vi poneva l'assedio. La città capitolava dopo 11 mesi d'assedio il 3 agosto 1347; sei borghesi, effigiati anche in un famoso gruppo marmoreo del Rodin, dovettero presentarsi, in camicia e a piedi nudi, dal re inglese e portargli le chiavi della città. Il dominio inglese durò su Calais sino all'8 gennaio 1558, quando Francesco di Guisa riconquistò la città al re di Francia. E furono due secoli di ininterrotta fortuna per Calais, protetta e favorita dai re d'Inghilterra, arricchita del commercio della lana. Ma specialmente l'importanza militare della città, unico pied à terre degli Inglesi in Francia dopo la fine della guerra dei Cento anni, spiega come gl'Inglesi la tenessero in grande considerazione; e come Maria Tudor avesse l'abitudine di ripetere, almeno a quanto si racconta, che ove le si fosse aperto il cuore, vi si sarebbe trovato impresso il nome di Calais.
Dal 1558, sotto i Francesi, la vita cittadina continuò a svolgersi tranquillamente, sebbene l'importanza economica e politica della città fosse diminuita. Nel 1596 gli Spagnoli riuscirono ad impadronirsene; ma dovettero restituirla a Enrico IV col trattato di Vervins, nel 1598. Fortificata nel sec. XVII, per opera di Richelieu e di Vauban, Calais non ebbe più parte di rilievo negli avvenimenti politici, nemmeno nel periodo della Rivoluzione. Si può solo ricordare che lì sbarcò il 29 aprile 1814 Luigi XVIII, che veniva a prender possesso del trono di Francia.
Durante la guerra mondiale, e specialmente nel 1914-15, Calais ebbe invece nuovamente grande importanza militare come base di collegamento tra l'Inghilterra e la fronte occidentale.
Bibl.: L.P. Lefebvre, Histoire générale et particulière de la ville de Calais, voll. 2, Parigi 1768; J. Lulvès, Calais sous la domination anglaise, Berna 1917; F. Lennel, Histoire de Calais, voll. 2, Parigi 1910-11.