CALALZO (A. T., 23-24-25)
Grosso comune della provincia di Belluno posto in amena posizione sopra un terrazzo morenico, allo sbocco nella valle del Piave del torrente Molinà, che discende dalla valle di Oten. È vasto 43,88 kmq., dei quali 22,49 sono sterili, 11,80 sono occupati da prati e pascoli, 5,12 da boschi e solo 60 ettari sono coltivati intensamente (patate e granoturco). I prodotti principali consistono nel legname e nei latticinî. Vi è una fabbrica d'occhiali (fondata nel 1877). Il capoluogo (806 m. s. m.; 2,10 km. da Pieve di Cadore) è stato in gran parte distrutto nel 1855 da un incendio; delle caratteristiche case di legno di tipo cadorino col tetto coperto di scandole ne restano ora solo una settantina. Calalzo è stato congiunto con Belluno dalla ferrovia nel maggio 1914; d'estate è frequentato da numerosi villeggianti. Il comune aveva 1633 abitanti nel 1871, 1691 nel 1881, 1446 nel 1901, 1509 nel 1921; le cifre oscillano a seconda della quantità di popolazione assente (notevole l'emigrazione temporanea, specialmente di arrotini).