CALAME (Καλάμαι, Calămae)
Antica città fortificata (chiamata κώμη "borgata" da Pausania) della Messenia orientale; nel 217 a. C. cadde per tradimento in mano dello spartano Licurgo, che però non ne poté mantenere il possesso. La sua ubicazione è molto discussa; l'identificazione antica col villaggio odierno di Calami poco lontano da Calamata (l'antica Fere) verso nord-ovest sulla strada di Thuria, è abbandonata dai più, perché contraddetta da un passo di Pausania, tenuto conto del quale sembra più probabile l'identificazione di Calame con le imponenti rovine di una cinta poligonale arcaica presso il villaggio odierno di Iániza, a circa due ore a est di Calamata, sulle propaggini occidentali del Taigeto, in una posizione imprendibile, che domina tutta la pianura della Messenia e rimane invece a sua volta invisibile fino a poca distanza per la protezione dei colli vicini; presso questo villaggio è stata infatti rinvenuta la base di una statua, dedicata da Sparta al lacedemonio Iunios.
Bibl.: v. Geisau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., d. class. Altertumswiss., X, col. 1531 seg.; M. N. Valmi, Études topographiques sur la Messénie ancienne, Lund 1930, p. 39 seg.