calamita
. Compare unicamente in Cv III III 3 vedemo la calamita sempre da la parte de la sua generazione ricevere vertù, dove per Busnelli-Vandelli (ad l.) indicherebbe l'ago calamitato della bussola (calamus era la " cannuccia " su cui poggiava l'ago nella bussola primitiva) che si dirige sempre verso nord. A tal riguardo va ricordato Pd XII 29 si mosse voce, che l'ago a la stella / parer mi fece in volgermi al suo dove, in cui è presente l'immagine dell'ago calamitato che si volge verso la stella polare. Ma potrebbe anche trattarsi di " magnete ": D. infatti usa il termine in un contesto ove parla di minere: il luogo della , generazione (il " locus rei naturalis " di Alb. Magno Minerali I I 8) delle corpora composte prima, sì come sono le minere, imprime e costantemente mantiene in essi determinate proprietà (vertù), come nel caso della calamita. L'immagine della c. come generatrice di forza d'attrazione non è infrequente nella lirica due-trecentesca in comparazioni riferite alla forza che attrae l'innamorato verso la donna amata: v. per es. Pier delle Vigne Però ch'amore 9, Mare amoroso 200, Chiaro Madonna, perch'avegna 14.