CALCANTE (Κάλχας, Calchas)
Indovino, sacerdote di Apollo, guida dei Greci nella guerra troiana: furono le sue profezie a prevedere i dieci anni di durata della guerra, ad indicare nel sacrificio di Ifigenia prima, e nel richiamo di Filottete, nella cattura di Eleno e nell'intervento di Achille poi, la buona riuscita della spedizione contro Troia (v. Iliade, i, 69, 92; ii, 300, ss.; xiii, 70). Tornato dalla guerra, morì dal dolore per essere stato superato in una gara di profezia dall'indovino Mopso di Claro (Strabo, xiv, 642, 43).
Si è creduto di riconoscere la testa di C. e di suo figlio su alcune monete di Calcedone, città di cui C. fu considerato mitico fondatore, forse per la stessa radice del nome. Altri invece le hanno attribuite a Zeus e ad Apollo. Su monete di Eritre, la cui popolazione avrebbe in parte avuto origine dai compagni di C. tornati da Troia (Paus., vii, 3, 4), c'è solo l'iscrizione ΚΑΛΧΑS. La figura di C. doveva apparire in un celebre quadro di Timanthes di Citno con la rappresentazione del sacrificio di Ifigenia, come risulta da alcune fonti (Quint., Inst. orat., ii, 13, 12 = Overbeck, Schriftquellen, 1735; Cic., Orar., xii, 74 = Overbeck 1736; Valer. Maxim., viii, 2, ext. 6 = Overbeck 1738). Fu spesso avvicinato a questo quadro l'affresco con lo stesso soggetto su una parete di IV stile della Casa del Poeta Tragico a Pompei (Napoli, Museo Naz.). La figura di C. compare anche, in specchi etruschi, nelle sembianze di un vecchio alato che scruta le interiora di alcune vittime.
Una rappresentazione certa di C. nella pittura pompeiana è descritta anche in Helbig, Wandgemälde, 1305. Un'altra rappresentazione, proveniente sempre da Pompei, è di soggetto incerto: Ulisse in ambasceria da Achille, o C. che rivela le cause della collera di Apollo. Il sacrificio di Ifigenia alla presenza di C. è, in un mosaico di Ampurias.
Quanto ai rilievi, oltre che sulla Tabula Iliaca capitolina, in cui C. compare due volte, illustrato dall'iscrizione ΚΑΛΧΑS, Si è creduto riconoscerlo in un frammento di rilievo proveniente da Sens. La figura di C. non risulta invece nei rilievi dei sarcofagi romani col mito d'Ifigenia, dove è per lo più sostituita dalla figura di Toante (v. per esempio Robert, Sarcophagrel., ii, tav. lix, p. 177). Sembra però di riconoscerla in un'ara circolare degli Uffizî con la stessa rappresentazione, che il Rizzo suppone derivata dal quadro stesso di Timanthes.
In epoca tarda C. compare anche nelle miniature del codice dell'Iliade Ambrosiana; miniatura i: C. spiega le cause dell'ira di Apollo; miniatura xii: C. spiega il portento in Aulide.
Abbiamo inoltre notizia di una statua romana dell'indovino, trovata negli scavi di Perge, in Panfilia, fra le statue di dèi e di mitici fondatori della città.
Monumenti considerati. - Monete di Calcedone: I. N. Svoronos, in ᾿Εϕημ. ᾿Αρχ., 1890, cc. 165-170; W. Wroth, in British Museum, Cat. Greek Coins, Pontus, Paphlagonia, Bithinia, p. 24. Monete di Eritre: Th. E. Mionnet, Description des médailles antiques gr. et rom., Parigi 1792-98, iii, p. 130. Specchi etruschi: Mus. Greg., i, 29, 5; Arch. Zeit., i, 1842, p. 155, 8; E. Gerhard, Etruskische Spiegei, ii, 1845, tav. ccxxiii. Pitture pompeiane: S. Reinach, Rép. Peint., p 169, 2; p. 218, 5. Mosaico di Ampurias: 5. Reinach, op. cit., p. 169, 3; Arch. Zeit., xxvii, 1869, p. 7, tav. 14. Tabula Iliaca capitolina: S. Reinach, in Rép. Rel., i, p. 286; R. Bianchi Bandinelli, Hell. Byz. Min. of the Iliad, Olten 1955, fig. 33. Rilievo da Sens: S. Reinach, Rép. Ref., i, p. 402, 2. Sarcofago degli Uffizî: S. Reinach, op. cit., iii, p. 31. Iliade Ambrosiana: R. Bianchi Bandinelli, op. cit., figg. 48, 117, 118. Statua di Perge: Fasti Arch., viii, 2721.
Bibl.: Stoll-Immisch, in Roscher, II, 1890-94, s. v. Kalchas; Heckenbach, in Pauly-Wissowa, X, 1919, s. v. Kalchas.