CALCEI
. Il calceus romano (da calx "tallone") era una foggia di calzatura alta e chiusa, simile ai nostri stivaletti o scarpe alte. Era questa la calzatura nazionale dei cittadini romani, e faceva parte dell'abbigliamento forense (vestis forensis); era quindi di prescrizione presentandosi in pubblico, tanto per gli uomini quanto per le donne; era invece interdetta agli schiavi. La calzatura di casa era la semplice solea. Il calceus senatorio era una calzatura alta, che saliva fino a mezza gamba, di pelle sottile e pieghevole (aluta) tinta in nero. Distintivo speciale erano quattro corregge con le quali si allacciava. Il fusto del calceus aveva inoltre ai due lati un'apertura verticale, che si richiudeva da sé infilata la calzatura, e che era trattenuta da una parte eccedente in forrma di linguetta (ligula); le due linguette servivano anche da presa nell'atto di mettersi la calzatura; il doppio paio di corregge teneva chiuse le due aperture laterali. Un ornamento particolare aggiunto al calceus senatorio era la lunula, spettante soltanto a coloro che appartenevano alla nobiltà di razza, per distinguerli dai senatori di nobiltà recente. Era cucita al cuoio dello stivaletto sul collo del piede. Fra le numerosissime statue di imperatori e di personaggi togati che possediamo, recanti i calcei senatorii, non c'è nessun esempio di calceo lunato. Il calceus mulleus, distinto per il colore rosso, donde il suo nome (da mullus "triglia"), era riservato alle alte dignità dello stato. La tradizione lo faceva derivare dai re di Alba e dai re di Roma, che già l'avrebbero usato, per divenire poi un distintivo delle magistrature curuli, con la porpora della toga praetexta. Aveva la stessa forma del calceus senatorius, era cioè formato da un'alta suola, a guisa di coturno, con gambaletto adorno di gancetti (malleoli di osso o di bronzo, per tener le corregge. Nei bassi tempi dell'Impero furono in uso in Oriente le scarpe bianche dei consoli, quali si veggono nei dittici d'avorio, aventi la stessa forma dei calcei senatorii, e che erano chiamate, per estensione, mullei. Il calceus senatorius nell'Impero di Bisanzio si trasforma, divenendo una calzatura bassa (campagus), con gli stessi distintivi e lo stesso colore nero. Va da ultimo ricordato il sottile calceolus muliebris, usato dalle donne romane, di vario colore, e cioè rosso (mulleolus), verde (hederaceus), giallo (cereus) e bianco (purus o albus).
Bibl.: v. calzature.