CALCIDE di Eubea (Χαλκίς, Chalcis)
È la città più notevole dell'Eubea, situata di fronte alla Beozia, sull'Euripos dalle rapide e alterne correnti. Fu popolata in origine da genti di stirpe ionica. I trovamenti più antichi si riferiscono a venti tombe tardo-elladiche trovate nei dintorni, per quanto ad un'ora di cammino da C. si trovi un sepolcreto della prima Età del Bronzo con materiale proto-cicladico. Da Dicearco (26 ss.) abbiamo una descrizione completa della città, che misurava 70 stadî di circuito. Essa era collinosa, ombreggiata e dotata di molte sorgenti salmastre, di cui però una, l'Aretusa, dava acqua salutare e sufficiente per tutta la popolazione. Era ricca di ginnasî, porticati, santuarî, teatri, statue e quadri, nonché di un'agorà commerciale sorta nella più favorevole delle posizioni, in vicinanza immediata del porto sull'Euripo, con cui comunicava mediante una porta. L'agorà era circondata da portici sui tre lati. Da Livio (xxviii, 6, 8) sappiamo che i porti di C. erano due; da Plutarco (Tit., 16) che nella città vi era un ginnasio ed un santuario di Apollo Delphìnios, mentre da un iscrizione (C. I. A., iv, 27 a) conosciamo il tempio di Zeus Olimpico. Nessuno di questi monumenti è giunto fino a noi.
Il Museo Archeologico racchiude il materiale di ceramica tardo-elladica e minia delle necropoli preistoriche nonché sculture di marmo. Da ricordare specialmente due teste ed un torso di koùroi, i frammenti del frontone occidentale del tempio di Apollo Daphnephòros di Eretria: Teseo che rapisce un'Amazzone e Atena che stava al centro del frontone, un torso forse di Apollo databile verso il 480 a. C., pure da Eretria, una testa di kòre da Batheia, un rilievo con un giovane che ammazza un caprone, una statua d'Antinoo-Bacco ed un ritratto giovanile tardo-imperiale.
Bibl.: V. Hankey, Late Helladic Tombs at Khalkis, in Annual of the British School at Athens, 1952, pp. 49-95; G. Papavasileiou, Περὶ τῶν ἐν Εὐβοίᾳ ἀρχαίων τάϕων, Atene 1910, p. i ss.