CALCIDE (v. vol. ii, p. 259)
Nessun elemento sostanziale e nuovo è venuto a chiarire i problemi topografici di C., a riscontro della dettagliata descrizione di Dicearco. Recenti revisioni di vecchi scavi, con inventano dei siti archeologici, permettono tuttavia, fin d'ora, la constatazione dell'importanza del centro, giustificata dalla situazione geografica.
Nell'area della fonte Aretusa si è riscontrata una documentazione ceramica dal primissimo Neolitico fino al Tardo Elladico. Uguale quadro presenta la vicina collina di Vathrovouni sulla quale, in periodo greco, sarà una acropoli con mura e torri. Un nucleo molto importante doveva esistere, quindi, fin dalla preistoria nell'area a S della città moderna. Ma anche a N, sul promontorio di Kakì Kephàli e a Mànika una documentazione continua va dal Proto Elladico al Tardo Elladico. Nella valletta che collega i nuclei ncorda ti, presso la località Vromoùsa (o Trypa) si trovò la ricca necropoli del Tardo Elladico. Nell'ambito più propriamente cittadino, sulle colline di Ghỳphtika e Dexamenì, si sono trovate tombe dal Geometrico al periodo classico. Ma nulla ancora delle strutture architettoniche della città greca. Probabilmente della città romana sono invece i resti edilizî con pavimenti musivi trovati in diversi settori del centro. Essi vanno dal I sec. d. C. al Tardo Romano e sono particolarmente interessanti data la scarsezza di trovamenti del genere in territorio greco. Del II-III sec. d. C. sono i resti della pavimentazione a mosaico di una casa con cinque vani, di cui il più ricco porta riquadri con varî motivi alternati (uccelli, maschere, Eros cacciatore, ecc.), e di alcuni ambienti, forse di un edificio pubblico, con scene di palestra nell'emblema. Rimanendo incertezze, per mancanza di sicuri dati di base, sulla origine calcidese della celebre classe ceramica omonima, nonché sul gruppo di lavori di toreutica che a C. furono riferiti, restano da segnalare recenti lavori sulla monetazione della città, estesa tra il 530 e il 470 a. C. circa, e la identificazione di una scuola locale di ceramica geometrica. Nulla ancora di concreto si può dire su una scuola arcaica di scultura; per il periodo classico la sottomissione politica ad Atene significa anche l'assunzione di forme dalla capitale.
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