calcio - Arabia Saudita
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Saudi Arabian Football Federation
Anno di fondazione: 1959
Anno di affiliazione FIFA: 1959
NAZIONALE
Colori: bianco-verde
Prima partita: 17 gennaio 1969, Arabia Saudita-Turchia, 1-2
Albo d'oro: 3 Campionati d'Asia (1984, 1988, 1996), 1 Coppa Araba (1998), 1 Coppa del Golfo (1994)
Albo d'oro della nazionale giovanile: 1 Campionato del Mondo under 16 (1989)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Saeed Al Owairan (142)
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: 12 squadre, girone all'italiana; play off tra le 4 migliori classificate
Club: 153 società, 700 squadre
Giocatori tesserati: 6402
Arbitri: 602
Stadi principali: King Fahd, Riyad (80.000 spettatori); Youth Welfare Stadium, Riyad (50.000)
Club con il maggior numero di presenze: Al Hilal Riyad
Vittorie internazionali dei club: 1 Champions League Asia (Al Hilal: 1991), 2 Coppe delle Coppe (Al Hilal: 1996; Al Nasr: 1997), 2 Supercoppe d'Asia (Al Hilal: 1997; Al Nasr: 1998)
Campionati nazionali vinti dai club: 8 Al Hilal; 6 Al Nasr; 5 Al Ittihad; 3 Al Shabab; 2 Al Ahli, Al Ittifaq
Coppe nazionali vinte dai club: 6 Al Ittihad; 3 Al Ahli (include Al Thaghar), Al Hilal, Al Shabab, West Team; 2 Al Nasr; 1 Central Team, East Team, Al Ittifaq, Al Qadesiya, Al Riyadh, Al Wahda
La prima manifestazione nazionale, la Coppa del Re, viene organizzata nel 1957. Nel 1972 la Federcalcio saudita entra nella Confederazione asiatica, rompendo l'isolamento dalle competizioni internazionali. Quattro anni dopo l'Arabia Saudita partecipa alle qualificazioni per le Olimpiadi di Montreal, mentre il debutto nel Campionato del Mondo risale al 1978, in Argentina, quando viene eliminata alle soglie della fase finale. Il primo trofeo è datato 1984: la vittoria della Coppa d'Asia è il segnale della crescita di un movimento che, sino ad allora, aveva fatto fatica a uscire dall'ambito dilettantistico. La replica del successo nel 1988 anticipa la rivoluzione del professionismo, introdotto nel 1992.
Emiri e facoltosi uomini di affari investono in una disciplina che diviene sempre più popolare e questo è il volano che consente all'Arabia Saudita di qualificarsi per la prima volta alla fase finale di un Mondiale, USA '94, raggiungendo addirittura gli ottavi grazie a un gol al Belgio di Saeed Al Owairan, subito ribattezzato il 'Maradona del deserto'. Al rientro in patria, Al Owairan è ricompensato da re Fahd con il dono di una villa, una limousine e 500.000 dollari, ma l'anno dopo viene condannato agli arresti domiciliari per violazione della legge coranica. La grazia del re giunge alla vigilia dei Mondiali di Francia '98. La nazionale saudita è allenata dal brasiliano Carlos Alberto Parreira, commissario tecnico campione del mondo con la Seleção nel 1994, ma è un fallimento: l'Arabia non arriva al secondo turno. Stesso risultato quattro anni dopo, nonostante la pratica sia sempre più diffusa nel paese. A livello di club spiccano Al Hilal e Al Nasr, vincitori anche di trofei internazionali.