calcio - Croazia
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Hrvatski Nogomatni Savez
Anno di fondazione: 1912
Anno di affiliazione FIFA: 1992
NAZIONALE
Colori: bianco-rosso
Prima partita: 2 aprile 1940, Svizzera-Croazia, 0-4
Albo d'oro: terzo posto Campionato del Mondo 1998, quarti di finale Campionato d'Europa 1996
Giocatore con il maggior numero di presenze: Robert Jarni (75)
Giocatore con il maggior numero di gol: Davor Suker (44)
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: 12 squadre, girone all'italiana con play off
Club: 1186 società, 3205 squadre
Giocatori tesserati: 28.322 uomini, 430 donne
Arbitri: 2802 uomini, 15 donne
Stadi principali: Maksimir, Zagabria (45.000 spettatori); Poljud, Spalato (50.000)
Primo club fondato: Hask Gradjanski, 1903
Campionati nazionali vinti dai club: 7 Dinamo Zagabria; 4 Hajduk Spalato
Coppe nazionali vinte dai club: 5 Dinamo Zagabria (include Croatia); 3 Hajduk Spalato; 1 Gradjanski Zagabria, Inker Zapresic, NK Osijek
Giocatore con il maggior numero di vittorie nella classifica cannonieri: Goran Vlaovic (2 volte)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Drazen Ladic (762)
Giocatore con il maggior numero di gol: Igor Cvitanovic (114)
In Croazia il calcio diverte e suscita attenzione, ma superato per pratica e interesse dal basket, non è lo sport nazionale per eccellenza. I risultati della nazionale, però, stanno lentamente crescendo. D'altronde, le imprese calcistiche godono di visibilità ben maggiore di quelle di qualsiasi altro sport e questo, dal punto di vista geopolitico, per una nazione appena nata si rivela un elemento molto importante: l'orgoglio croato si è diffuso nel mondo grazie alle prodezze calcistiche, prima agli Europei del 1996 e poi ai Mondiali del 1998, più che con l'argento olimpico del basket ai Giochi di Barcellona del 1992.
La Federazione croata, fondata nel 1912 e affiliata una prima volta alla FIFA nel 1941, vi si è riaffiliata nel 1992, anno in cui il paese ha acquisito la propria indipendenza dalla Iugoslavia. Nella storia sportiva l'apporto dei croati è sempre stato determinante per i successi della Iugoslavia: ce n'erano undici nella squadra che vinse l'argento alle Olimpiadi del 1948 e cinque in quella che conquistò l'oro a Roma nel 1960. Attualmente la nazionale di calcio è composta da un manipolo di giocatori che si arricchiscono all'estero e poi giocano gratis per la patria, accontentandosi solo di rimborsi spese per il viaggio e di premi finali a rendimento che servono soprattutto per i più giovani, per gli emergenti. La loro cifra tecnica non si discute, ma poiché sono sparsi in varie squadre europee diventa difficile per ogni selezionatore trovare l'equilibrio e preparare gli schemi di gioco: così nelle gare internazionali ci si affida all'improvvisazione e al talento dei singoli.
I risultati comunque non mancano. Agli Europei del 1996 la Croazia è stata eliminata nei quarti di finale, dopo una partita costellata da molte polemiche sulla condotta arbitrale, dalla Germania. Due anni dopo, al Mondiale di Francia 1998, giunge però puntuale la vendetta con un 3-0 inflitto alla Germania (che resta una delle sconfitte più umilianti nella storia del calcio tedesco) e la Croazia conquista un prestigiosissimo terzo posto. Ai Mondiali del 2002 invece la squadra viene eliminata al primo turno.