calcio - Perù
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Federación Peruana de Fútbol
Anno di fondazione: 1922
Anno di affiliazione FIFA: 1924
NAZIONALE
Colori: bianco-rosso
Prima partita: 1° novembre 1927, Coppa America, Perù-Uruguay, 0-4
Albo d'oro: 2 Coppe America (1939, 1975)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Héctor Chumpitaz (105)
Giocatore con il maggior numero di gol: Téofilo Cubillas (26)
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: 12 squadre; 2 tornei a girone all'italiana con play off: Apertura (febbraio-giugno), Clausura (luglio-dicembre); finale fra le vincitrici dei due tornei
Club: 2500 società, 11.000 squadre
Giocatori tesserati: 262.500 uomini, 800 donne
Arbitri: 1940 uomini, 40 donne
Stadi principali: Monumental, Lima (60.000 spettatori); Monumental, Arequipa (60.000); Universidad San Marco, Lima (60.000)
Campionati nazionali vinti dai club: 24 Universitario de Déportes; 11 Sporting Cristal; 5 Alianza Lima; 2 Unión Huaral; 1 Sport Boys (Callao), Defensor Lima, Melgar Foot-Ball Club (Arequipa), Colegio San Agustín
Nonostante, a cavallo del 20° secolo, il calcio fosse diffuso nella comunità britannica e venisse costituito un primo embrione di lega, la Federación Peruana de Fútbol prenderà forma solo nel 1922 mentre quattro anni più tardi sarà introdotta la Liga Nacional de Football. Non si tratta di un campionato nazionale in senso stretto, essendo invitati a parteciparvi solo i club con sede a Lima, ma è senz'altro il torneo più competitivo del paese e alla squadra vincitrice viene assegnato il titolo di campione del Perù. Un primo allargamento avviene nel 1966 ma la vera e propria riforma dei campionati è datata 1972, con l'istituzione di una lega metropolitana e di una rete di leghe regionali. Va da sé che l'egemonia delle formazioni di Lima non si è mai interrotta, dall'Alianza (club dei quartiere popolari) all'Universitario (espressione dei ceti più ricchi), dallo Sporting Cristal al Callao.
A livello internazionale il calcio peruviano si segnala esclusivamente grazie alla nazionale, che debutta nella Coppa America del 1927 come paese ospitante. La vincerà nel 1939, trascinata dal più grande giocatore di quegli anni, Teodoro Lolo Fernandez. Sempre con Fernandez, tre anni prima, il Perù si era qualificato ai Giochi Olimpici di Berlino, salvo abbandonare la competizione per protesta contro un macroscopico errore regolamentare (quando il Perù è in vantaggio 4-2 sull'Austria, la partita è interrotta e rinviata, ma il Perù non si ripresenta). Alla fine degli anni Cinquanta emergono campioni del calibro di Gomez Sanchez, Mosquera, Loyaza, Seminario e Joya, fatalmente destinati ad emigrare in Spagna, in Portogallo o in Argentina; e una clamorosa vittoria sull'Inghilterra accelererà la diaspora di talenti.
Il calcio peruviano vive un'altra stagione felice negli anni Settanta e non solo per il secondo trionfo nella Coppa America ai danni della Colombia (1975): nella fase finale dei Mondiali del 1970 il Perù, guidato da Teofilo Cubillas, viene fermato nei quarti di finale solo dal Brasile. Molto meno competitiva la formazione che si qualifica alle edizioni del 1978 (pesantissima la sconfitta per 6-0 contro l'Argentina) e del 1982 (eliminazione a opera di Italia e Polonia). Negli ultimi due decenni, i conflitti interni e la stagnazione economica non hanno risparmiato il calcio, scivolato in fondo alle classifiche di rendimento sudamericane.