calcio - Scozia
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: The Scottish Football Association
Anno di fondazione: 1873
Anno di affiliazione FIFA: 1910
NAZIONALE
Colori: blu-bianco-rosso
Prima partita: 30 novembre 1872, Scozia-Inghilterra, 0-0
Albo d'oro: nessun titolo vinto
Albo d'oro della nazionale giovanile: 1 Campionato d'Europa under 21 (1982)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Kenny Dalglish (102)
Giocatori con il maggior numero di gol: Kenny Dalglish (30), Denis Law (30)
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: 12 squadre, girone all'italiana con play off tra le prime 6
Club: 5879 società, 8969 squadre
Giocatori tesserati: 30.000 uomini
Arbitri: 2097 uomini, 33 donne
Stadi principali: Celtic Park, Glasgow (60.500 spettatori); Hampden Park, Glasgow (52.000); Ibrox Park, Glasgow (50.500)
Primo club fondato: Rangers Glasgow, 1873
Vittorie internazionali dei club: 2 Coppe delle Coppe (Rangers: 1972; Aberdeen: 1983), 1 Coppa dei Campioni (Celtic: 1967)
Campionati nazionali vinti dai club: 49 Rangers; 38 Celtic; 4 Aberdeen, Heart of Midlothian, Hibernian; 2 Dumbarton; 1 Dundee, Dundee United, Kilmarnock, Motherwell, Third Lanark
Coppe nazionali vinte dai club: 31 Celtic; 30 Rangers; 10 Queen's Park Glasgow; 7 Aberdeen; 6 Heart of Midlothian; 3 Clyde, Kilmarnock, St. Mirren, Vale of Leven; 2 Dunfermline Athletic, Falkirk, Hibernian, Motherwell, Renton, Third Lanark; 1 Airdrieonians, Dumbarton, Dundee, Dundee United, East Fife, Morton, Partick Thistle, St. Bernard's
Giocatore con il maggior numero di vittorie nella classifica cannonieri: Lauwrie Reilly (4 volte)
Giocatore con il maggior numero di presenze: Bob Ferrier (626)
Giocatore con il maggior numero di gol: Jimmy McGrory (410)
La Federazione calcistica scozzese, fondata nel 1873, è una delle più antiche del mondo, ma per lungo tempo i suoi contatti internazionali sono rimasti confinati in ambito britannico, limitati agli epici duelli con gli inglesi. Sin dalle origini, tuttavia, il calcio scozzese si segnalò per l'organizzazione tattica d'avanguardia: a esso va fatto risalire il primo razionale modulo di gioco ‒ che davanti al portiere comprendeva due difensori e due mediani, disposti a coppie, e poi una linea di sei attaccanti ‒ nonché il passaggio dal calcio individuale (dribbling game) al gioco di squadra (passing game).
Ricco di elementi di notevole classe, il calcio scozzese ha sempre trovato difficoltà a mantenere la giusta concentrazione nei tornei a lunga durata. La prima partecipazione della Scozia a un Campionato del Mondo avvenne soltanto nel 1954, quando, ammessa alla fase finale, incassò a opera dell'Uruguay la sconfitta più pesante della sua storia: 7-0. Non ebbe miglior fortuna quattro anni dopo, quando fu eliminata senza vincere neppure una partita. I suoi Mondiali più brillanti risalgono agli anni Settanta: nel 1974, in Germania, la Scozia fu eliminata per differenza reti senza aver subito neppure una sconfitta, mentre nel 1978, in Argentina, la storica vittoria sull'Olanda (che poi sarebbe arrivata sino alla finalissima) non le fu sufficiente per il passaggio del turno, pregiudicato dall'inaspettato pareggio con l'Iran, frutto di una prestazione distratta. In ogni caso, la Scozia ha raggiunto per ben otto volte la fase finale del Mondiale, mentre in una sola occasione, nel 1992, si è affacciata alle finali del Campionato d'Europa.
Più gratificante il suo ruolino di marcia nelle competizioni per club: il Celtic Glasgow ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1967, battendo in finale l'allora invincibile Inter di Helenio Herrera; i Rangers (altra squadra di Glasgow) si sono aggiudicati la Coppa delle Coppe nel 1972, l'Aberdeen nel 1983.
A prescindere dalle competizioni internazionali, il calcio scozzese offre uno dei derby più affascinanti del mondo, quello che oppone a Glasgow Rangers e Celtic, in perenne lotta per il primato nazionale; alla rivalità calcistica si unisce quella religiosa fra protestanti e cattolici, che si identificano nei rispettivi club.
Denis Law, vincitore del Pallone d'oro quale miglior giocatore d'Europa nel 1964, e Kenny Dalglish, secondo dietro Michel Platini nel 1983, sono stati i campioni più rappresentativi del calcio scozzese.