CALEGARI
. Famiglia di scultori bresciani. Santo, il vecchio, scultore e incisore, nacque nel 1662, morì nel 1717. Sotto l'influenza degli scolari e imitatori del Bernini e dell'Algardi che conobbe a Roma, fece in uno stile brioso, e con sicura conoscenza del disegno, soprattutto sculture in legno e stucco in parte conservate ancora in palazzi e chiese di Brescia. Alessandro, suo figlio eseguì per palazzi e giardini bresciani numerose statue, caratterizzate da forme robuste e muscolose e movenze ariose. Antonio, fratello di Alessandro, nacque nel 1698, morì nel 1777. Scolaro forse del padre, è il meglio conosciuto dei C. Dotato di abilità tecnica eccezionale, diede al marmo, accuratamente levigato, sottili trapassi di piani. Le sue figure slanciate, appassionate, rapite in un'espressione d'estasi, ma spesso non prive d'una certa leziosaggine manierata, sono avvolte in esuberanti panneggi che si risolvono in larghi partiti di pieghe profondamente incavate. Instancabile, lasciò numerosissime opere a Brescia, a Cremona, a Bergamo, a Milano, a Chiari, a Bologna. Sono pure scultori i suoi figli Luca, Giuseppe e Santo il giovane (1772-1780).
Bibl.: St. Fenaroli, Diz. degli artisti bresciani, Brescia 1877, pp. 86-90; F. B. P., A. C. e una famiglia di scultori, in Vita d'arte, VI (1910), pp. 26-30; R. C., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); G. Niccodemi, A. C. scultore, in Arte cristiana, IX (1921), pp. 1-10; id., I Calegari, Brescia 1924.