CALENDA DI TAVANI, Vincenzo, barone
Magistrato e giurista nato a Nocera Inferiore (Salerno) l'8 febbraio 1830, morto ivi il 4 novembre 1910. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Napoli, nel 1853 entrò nella magistratura del regno delle Due Sicilie. Passato nella magistratura italiana, nel 1864 fu chiamato a Torino per collaborare all'opera di unificazione legislativa; proseguì quindi la carriera della magistratura che abbandonò solo nel 1907 in qualità di procuratore generale della Corte di cassazione di Napoli. Senatore del regno fin dal 7 giugno 1886, fu associato dallo Zanardelli all'elaborazione del nuovo codice penale e fu successivamente ministro di Grazia e giustizia nel gabinetto presieduto da F. Crispi (dicembre 1893-marzo 1896). In questa carica patrocinò numerosi e importanti disegni di leggi specialmente attinenti all'ordinamento giudiziario e al procedimento penale.
Bibl.: L. Lucchini, I sei progetti di riforma al procedimento penale presentati dal ministro Calenda in Senato, in Rivista penale, XLII (1895); I progetti Calenda in Senato, in Rivista di giurisprudenza, XIX, 1896; necrologia in Corriere dei tribunali, 20 novembre 1910.