Calfucci
Famiglia fiorentina, ricordata da Cacciaguida tra le maggiori casate. D. si limita ad accennare (Pd XVI 106-107) al ceppo dal quale essa traeva origine, cioè ai potenti Donati, e, indirettamente, alla suddivisione di quest'ultima consorteria nei rami, oltre che dei C., dei Bellincioni e degli Uccellini. Tutte queste casate si schierarono poi quasi per intero fra i guelfi nel corso della lotta politica cittadina. G. Villani (IV 11) conferma il ricordo dantesco annotando che " i Donati o vero Calfucci furono uno legnaggio, ma i Calfucci vennono meno ", e c'informa che i C. abitavano nel sesto di Porta San Piero, ove erano tra i casati più importanti. Notizie simili dà anche Marchionne (rubr. XXXV), ripreso da Benvenuto e dal Buti. Quest'ultimo li dice " gentili omini, grandi cittadini, et abitono nel sesto di porta Sampiero ". L'Ottimo aggiunge qualcosa di più, accennando, ma senza ulteriori chiarimenti, a conflitti fra i Donati e i loro consorti, che da essi furono " spenti ", " sì che oggi nullo, od uno solo, se ne mentova, o pochissimi ". Il silenzio pressoché generale delle fonti documentarie fiorentine a proposito dei C. costituisce un'indiretta conferma della rapida estinzione segnalata dai cronisti e dai commentatori di D.; estinzione avvenuta nel secolo XIV, in epoca di poco posteriore alla morte del poeta.
Bibl. - Dai cronisti già ricordati traggono le scarne notizie sui C. gli eruditi e gli storici P. Mini, Difesa della città di Firenze e de' fiorentini, Lione 1577, 298; S. Ammirato, Delle famiglie nobili fiorentine, Firenze 1615, 178; U. Verini, De illustratione urbis Florentiae, ibid. 1636, 84. Rapida sintesi di queste notizie anche in G.A. Scartazzini, Enciclopedia 1289.