California
Stato occidentale degli Stati Uniti. L’estremità della penisola fu scoperta nel 1533 da F. de Grijalva. Dal vicereame del Messico gli spagnoli si spinsero a poco a poco dapprima nella Bassa, poi nella Alta C., ma la colonizzazione iniziò assai tardi. Nel 1697 vi si stabilirono le missioni gesuitiche (soprattutto per opera del padre E. Chino), che all’espulsione dei gesuiti (1767) passarono ai domenicani. Nell’Alta C., gli spagnoli si insediarono soltanto nel 1769 e vi fondarono le prime missioni francescane (S. Diego), cui seguirono poi varie altre (tra le quali S. Francisco nel 1770). La C., lontana da Città di Messico, suo centro politico, non fu influenzata dai rivolgimenti politici e si mantenne fedele ai Borbone di Spagna durante l’epoca napoleonica e la rivoluzione messicana. Nel 1822 entrò a far parte dello Stato federale del Messico; tuttavia la sua popolazione, sia bianca sia indigena, influenzata dai missionari, si oppose al regime repubblicano. Le ribellioni, cominciate nel 1828, continuarono per 20 anni, mentre Inghilterra, Francia, Russia e Stati Uniti cercavano di accampare diritti nel caso di una eventuale secessione. Questa, finalmente iniziata nel 1846, fu concretizzata dalla guerra tra Stati Uniti e Messico, scoppiata il 7 luglio. Per il Trattato di Guadalupe-Hidalgo (2 febbr. 1848), la C. settentrionale fu assegnata agli Stati Uniti, che in tal modo giungevano alla costa del Pacifico. La scoperta dei primi giacimenti d’oro determinò un aumento vertiginoso di popolazione e spronò un enorme incremento del traffico transcontinentale, portando alla costruzione di importanti linee ferroviarie. La C., Stato antischiavista dal 1850, non fu turbata dalla guerra civile, ma piuttosto dalla forte ripresa della «febbre dell’oro», tanto più che proprio questa vi attirò una quantità sempre crescente di cinesi, scatenando le ire dei movimenti nativisti. Nel 1879 veniva approvata la loro esclusione dalle cariche politiche, e nel 1892 e 1902 il blocco della futura immigrazione. Questioni analoghe sorsero riguardo ai giapponesi (legge federale del 1924). Nel decennio 1930-40 la C. fu meta di una notevole immigrazione interna. Durante e dopo la Seconda guerra mondiale la prosperità industriale ha fatto ulteriormente accrescere il flusso immigratorio, aumentando il peso demografico e politico dello Stato. Inoltre la presenza di Hollywood e in seguito quella della cosiddetta Silicon Valley hanno fatto sì che la C. divenisse uno dei più importanti centri dello sviluppo delle comunicazioni di massa, sostanzialmente imponendo la costa del Pacifico come fulcro del nuovo sviluppo statunitense.