GARCÍA ÍNÍÑIGUEZ, Calixto
Patriota cubano, nato a Holguín il 4 agosto 1839, morto a Washington l'11 dicembre 1898. Prese parte alla rivoluzione del 1868, e alla "guerra dei dieci anni" di cui fu, con Donato Mármol, Máximo Gómez, Antonio Maceo, uno dei capi militari. Sorpreso da forze superiori, tentò di uccidersi; ma, salvato e fatto prigioniero, fu condotto in Spagna. Liberato in seguito alla convenzione del 1878, si rifugiò a New York, donde organizzò e guidò (1880) una spedizione per aiutare gl'insorti della "piccola guerra". Fallita questa, il G. fu confinato a Madrid. Ne fuggì, dopo 15 anni, alla notizia della nuova insurrezione e dopo aver fatto naufragio, riuscì a sbarcare nell'isola, dove prese parte a numerosi fatti d'arme. Protestò contro l'oltracotanza del generale americano Shafter, e fu inviato a Washington per trattare con il governo degli Stati Uniti circa il licenziamento delle truppe.