CALLIMACHI
. Famiglia di principi moldavi del sec. XVIII Romeni di stirpe contadina, erano originarî di quella parte settentrionale della Moldavia, che diventò nel 1774 la cosiddetta Bucovina austriaca. Il primo conosciuto della famiglia fu Teodoro Calmăsul (il "Calmucco"), che divenne Vornic, cioè rappresentante del principe nella regione del Câmpulung moldavo. Il figlio, Giovanni Teodoro fece i suoi studî a Leopoli in Galizia, e la conoscenza del latino gli valse l'assunzione a rappresentante dei principi di Moldavia, a Costantinopoli. Protetto dai Ghica, che erano da più generazioni partigiani della Porta, ottenne nell'agosto 1758 il titolo di principe di Moldavia.
Vecchio e stanco, incontrò l'inimicizia dei boiari, che non tolleravano un signore di così bassa origine, e che cominciarono ad organizzarsi in partiti per abbatterlo. Giovanni Teodoro cercò di restaurare le condizioni del paese, messo a mal partito da questa crisi interna e dalla rivolta contro i Turchi. Nel giugno 1761, quando non era lontano il termine dei tre anni, a cui la Porta limitava il governo dei principi romeni, domandò di essere esonerato dall'ufficio e tornò a Costantinopoli, dove riuscì a fare trasmettere il governo della Moldavia al figlio Gregorio. Questo secondo principe dei C., giovane per i suoi tempi bene istruito, anche nelle scienze esatte, ebbe a combattere contro gli stessi intrighi dell'aristocrazia. Fu deposto nel marzo 1764, al termine dei suoi tre anni d'ufficio, per essere sostituito da Gregorio Alessandro Ghica; ma tornò al potere nel 1767. Poco dopo, scoppiata la guerra tra Russia e Turchia, Gregorio Callimachi fu accusato come fautore dei primi e, richiamato a Costantinopoli, decapitato. La sua testa fu esposta sulle mura del Serraglio (settembre 1769). Solo dopo molti anni, trascorsi nella povertà, il secondo figlio di Giovanni Teodoro, Alessandro risalì, nel maggio 1795, alla dignità del padre e del fratello: favorì, in quest'epoca rivoluzionaria, i profughi polacchi. Deposto nel marzo 1799, finì i suoi giorni a Costantinopoli. Il figlio di Alessandro, Scarlato, fu principe nominale nel 1806 e nel 1807, durante una nuova guerra russo-turca. Nel 1812 ottenne per sei anni la Moldavia, dove governò da principe "filosofo", gloriandosi di aver dato al paese il bel codice di leggi che porta il suo nome. Ellenizzante per cultura, portava nel paese uno spirito straniero, e vi fu impopolare. Nel 1821, nominato principe per la Valacchia, fu ucciso come traditore dai Turchi insieme col fratello Giovanni. Il figlio di Scarlato fu ministro turco a Vienna. Un ramo della famiglia, in Moldavia, conserva il nome.
Bibl.: N. Iorga, Documente privitoare la familia Callimachi, voll. 2, Bucarest 1902-03; Xenopol, Familia Callimachi (Al. Callimachi), Genealogia familiei Callimachi.