callo
In dermatologia, formazione ben circoscritta (detta anche clavo o tiloma) o diffusa (callosità, durone), dovuta a forte ispessimento dello strato corneo dell’epidermide, con sede nelle regioni sottoposte a pressioni o attriti ripetuti e prolungati (pianta e dita dei piedi, palma della mano, ecc.). Nei casi a rapida insorgenza può accompagnarsi con piccole raccolte sierose sottocornee. È spesso doloroso, per la compressione esercitata sulla cute sottostante, che si presenta alquanto infiammata. ● In cardiologia, c. cardiaco: cicatrice o zona sclerotica a carico del miocardio che rappresenta l’esito di processi morbosi (infarti, miocarditi) che hanno condotto alla distruzione di una o più aree di tessuto muscolare del cuore e alla sua sostituzione con tessuto connettivo cicatriziale. ● In ortopedia, c. di frattura (o c. osseo): il tessuto di riparazione che si forma in corrispondenza della rima di frattura dell’osso e ne determina in seguito la saldatura; corrisponde, per significato, alle cicatrici di altri tessuti. È detto c. vizioso quando il tessuto di riparazione è esuberante e fissa i frammenti ossei in cattiva posizione. C. tendineo: la cicatrice che riunisce i due monconi di un tendine reciso.