calzare
Propriamente " indossare calze ", come in Detto 322 e le tue buone calze, / che già mai no lle calze, dove il tipo particolare di rima impone la presenza dell'oggetto interno; al v. 438 Nove scarpette e calze / convien che tuttor calze, l'accezione si modifica, perché il verbo regge anche scarpette.
In Rime LXXIII 7 E non le val perché dorma calzata, / merzé del copertoio c'ha cortonese, ha tutt'altro significato: il participio vale infatti " ben coperta " (" sotto una coperta ben rimboccata ", Contini). Ancora il participio, con valore figurato, può avere il senso amplificato di " fornita di tutto il necessario ", in Fiore CLXVIII 14 ella rimanga ricca e ben calzata.