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Cambogia: Il tribunale per i crimini contro l'umanita commessi durante il regime dei Khmer Rossi

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)
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Al tempo della Kampuchea Democratica – questo il nome ufficiale della Cambogia durante il regime dei Khmer Rossi (1975-79) – il popolo cambogiano è stato vittima di evacuazioni forzate, torture, esecuzioni pubbliche e altri gravi crimini. Si stima che circa tre milioni di cambogiani siano morti in quel periodo.

Nel 2001 il parlamento cambogiano ha costituito, all’interno delle corti giudiziarie, un tribunale competente circa i crimini contro l’umanità commessi durante il regime di Pol Pot: le Camere straordinarie. Tuttavia, considerando la debolezza del sistema giudiziario nazionale, nel 2003 il governo ha siglato un accordo con le Nazioni Unite per definire la partecipazione della comunità internazionale alle Camere straordinarie. In base ad esso, al tribunale nazionale sono stati applicati standard internazionali e vi prende parte anche personale internazionale. Anche a causa della burocrazia e della scarsità di fondi, le Camere straordinarie hanno potuto cominciare i propri lavori solo nel 2007, a distanza di più di 30 anni dai fatti. Nel 2008, cinque persone (tra cui il capo di stato e alcuni ministri dell’epoca) sono state incriminate, mentre Pol Pot è morto prima di poter essere processato. Nel luglio 2010 la prima persona processata davanti alle Camere straordinarie, Kaing Guek Eav, è stata condannata a 35 anni di detenzione per vari crimini, tra cui sterminio e tortura.

Vedi anche
Khmer rossi Movimento di guerriglieri comunisti, nato in Cambogia negli anni 1960. Guidati da Pol Pot, dopo il golpe del 1970 si allearono con i nazionalisti contro l’intervento statunitense e sudvietnamita nel paese. Nel 1975 conquistarono Phnom Penh e costituirono un regime sanguinario (gli si addebitano 1,7 milioni ... Pol Pot ‹pòl pòt›. - Pseudonimo dell'uomo politico cambogiano Saloth Sar (provincia di Kompong Thom, 1925 - Anlong Veng, Cambogia sett., 1998). Tra i fondatori (1960) del Partito comunista cambogiano (PCK), ne fu segretario generale (1963-81) e presidente del comitato militare (1971-81), guidando la guerriglia ... genocidio Sistematica distruzione di una popolazione, una stirpe, una razza o una comunità religiosa. ● Il termine fu utilizzato per la prima volta dal giurista Raphael Lemkin per designare, in seguito allo sterminio degli Armeni consumato dall’Impero Ottomano nel 1915-16, una situazione nuova e scioccante per ... tortura Strumento punitivo – quale accessorio per es. di una sentenza che alla privazione della vita aggiunga il modo atroce della sua esecuzione – o metodo cruento di accertare responsabilità penali, a cui erano sottoposti i sospettati di reato o anche possibili testimoni che parevano reticenti. 1. Storia ...
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il fine giustifica i mezzi il fine giustìfica i mèżżi. – Frase con la quale si è voluto esprimere l’atteggiamento pratico caratteristico del machiavellismo e del gesuitismo, sebbene né il Machiavelli né alcuno scrittore gesuita l’abbiano...
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khmer 〈kmèr〉 agg. e s. m. e f. – Nome nazionale dei Cambogiani, cioè delle popolazioni che, stanziatesi al principio dell’era volgare nella regione corrispondente all’odierna Cocincina, spostarono nel sec. 9° il loro centro politico verso...
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