CAMBRONNE, Pierre-Jacques-Étienne, barone
Generale francese, nato a Saint-Sébastien presso Nantes il 26 dicembre 1770, morto ivi l'8 gennaio 1842. Iniziò la carriera delle armi nelle legioni mandate a soffocare la controrivoluzione vandeana. Fu sotto il Massena alla battaglia di Zurigo (1799), dopo la quale i suoi soldati lo proclamarono "primo granatiere della Repubblica", titolo ch'egli modestamente rifiutò. A Jena (1806) comandava un reggimento. Nel 1810 fu creato barone da Napoleone. Generale di brigata nel 1813, partecipò in quell'anno alla guerra in Germanía, e l'anno seguente si distinse nella disperata difesa del suolo francese invaso. Dopo la prima abdicazione accompagnò Napoleone all'isola d'Elba, e comandò l'avanguardia del piccolo corpo di sbarco al ritorno dell'imperatore in Francia. Promosso, durante i Cento giorni, generale di divisione, prese parte eroica alla battaglia di Waterloo, dove alla testa di un battaglione della Guardia fu l'ultimo ad arrendersi. Pare non abbia pronunziato la parola per cui trivialmente grandeggia nei Miserabili di Victor Hugo.
Dopo la seconda abdicazione, proscritto come ribelle al governo borbonico mentre già si trovava in Inghilterra, rientrò in Francia, per chiedere il giudizio di un consiglio di guerra, che lo assolse. La città di Nantes gli eresse una statua.