CAMELIA (lat. scient. Camellia; fr. camélie; sp. camelia; ted. Kamellie; ingl. camelia)
Genere di piante della famiglia Teacee (detta anche Camelliacee o Ternstrœmiacee) dedicato da Linneo a Giorgio Camel (donde il nome). La qpecie pił importante, dal lato ornamentale, ę la Camellia iaponica L., originaria del Giappone, arbusto sempreverde, assai ramificato, con foglie coriacee, ovali, acuminate, dentellate: i fiori numerosi sono solitarî, ascellari, sessili, grandi, con petali alquanto carnosi, fragili, rotondati. Sovente si hanno fiori doppî, per moltiplicazione di petali. Il Kaempfer, che nel 1691 visitò il Giappone, segnalò per primo l'esistenza delle camelie, che furono introdotte in Europa nel sec. XVIII e largamente coltivate nel sec. XIX. Quantunque senza odore, i fiori delle camelie sono ricercati per la forma regolare ed elegante, e per la lunga durata, nella stagione invernale. Con la coltivazione se ne sono ottenute numerose varietà, oltre cinquecento; il colore dei loro fiori varia dal bianco puro al rosso vivo, sovente con variegature o screziature. Le camelie resistono male ai forti freddi; perciò nei paesi settentrionali si coltivano in vaso, rinchiudendole in serra d'inverno. Nell'Italia centrale e meridionale si possono coltivare in piena terra, all'aperto, ove acquis ano la dimensione di piccoli alberi. Preferiscono terriccio sostanzioso, argilloso, umido, compatto, meglio se di castagno, non soleggiato ma non troppo ombroso; si moltiplicano per margotte, raramente per talee; le varietà migliori sono riprodotte per innesto. Impollinate artificialmente e riprodotte per sempre, possono dar luogo a nuove varietà di pregio Assai importante è la Camellia theifera o Thea sinensis Sims. (v. tē).