Camerino
Centro in prov. di Macerata. L’antica Camerinum fu dal 310 a.C. alleata di Roma, della quale gli abitanti (camertes) furono fedeli alleati nella guerra annibalica e in quella contro i cimbri. Dopo la guerra sociale fu municipio. Nella guerra civile i camerti tennero per Pompeo. La tradizione religiosa ha conservato memoria dell’assedio che Alarico avrebbe posto alla città nel 409. Sconfitti i goti nel 553, fece parte dell’esarcato bizantino e nel 592, con la conquista longobarda, diede il nome a un ducato incorporato in quello di Spoleto; da Carlomagno fu fatta capoluogo dell’omonima marca, che si estendeva dall’Appennino all’Adriatico. Dopo il 1198 passò a far parte dei domini della Chiesa, mantenendo la propria autonomia, e durante la prima metà del sec. 13° difese accanitamente la parte guelfa contro gli svevi, finché fu distrutta dalle truppe di Manfredi (1259). Gentile da Varano la ricostruì subito dopo e vi fondò la signoria della sua casa, durata (tranne il periodo 1434-1444, quando C. si resse a comune, e quello 1502-1503, quando fu eretta da Alessandro VI a ducato per Giovanni Borgia) sino al 1545, quando C. fu assoggettata direttamente alla Chiesa.