camgirl
(cam-girl, cam girl), s. f. Donna, spesso giovane, che si mette in mostra attraverso la rete telematica, facendo uso di una videocamera o di filmati registrati.
• In Italia intanto, non solo le studentesse si pagano gli studi dandola via (in numeri assoluti secondo sondaggi francamente esagerati nel 2006 erano più di 75 mila), ma secondo pianetadonna.it si professano «Cam Girl» anche donne adulte: su un migliaio di signore intervistate, il 50 per cento ha risposto che lo farebbe volentieri, anche se poi solo l’1 per cento già pratica la simpatica attività. (Natalia Aspesi, Repubblica, 8 maggio 2010, p. 39, R2) • Internet, le nuove tecnologie, i nuovi canali di comunicazione, hanno aperto nuove frontiere, nuove opportunità, nuovi modi di fare business, un nuovo modo di concepire il lavoro, ma soprattutto, nuove professioni. Una di queste ha attirato l’attenzione del grande pubblico soprattutto grazie all’interesse dei media, tv, radio e giornali, che si sono occupati del fenomeno delle cam-girl, contribuendo in qualche modo a sdoganare questa figura. (Carola Parisi, Giornale d’Italia, 9 aprile 2013, p. 11, Società) • «Salve a tutti, so che per iscriversi e lavorare per i siti camgirls bisogna esibire una copia del documento d’identità per dimostrare di essere maggiorenne. Se una ragazza falsifica la fotocopia e poi viene scoperta cosa rischia? Multe? Prigione per i genitori?», chiede Sharon su un forum online. La risposta di Sceriffo Woody spezza sul nascere ogni discussione: «Lascia perdere, non ti mettere nei casini». (Sara Gandolfi, Corriere della sera, 14 novembre 2013, p. 21).
- Espressione inglese composta dai s. cam ‘videocamera’ e girl ‘ragazza’.
- Già attestato nella Repubblica dell’8 luglio 2002, p. 19, Cronaca (R. O.).