(lat. Camilla) Mitica vergine guerriera latina dell'Eneide virgiliana, la cui storia è narrata da Diana nel libro 11°; è incerto se Virgilio abbia accolto gli elementi di una leggenda locale o abbia invece creato poeticamente la sua figura. Metabo, re di Priverno, fuggendo dalla città con la figlioletta, giunto sulla riva dell'Amaseno, legò Camilla, chiusa in una corteccia di sughero, alla sua asta che scagliò di là dal fiume, consacrando la figlia a Diana. La dea rese incolume la fanciulla che, nutrita di latte di cavalla selvaggia, fu poi educata da cacciatrice e da guerriera. Nell'Eneide, Camilla, che appare nel libro 8°, alla testa di uno squadrone di cavalieri, alleata dei Latini e di Turno, combatte valorosamente (libro 11°) finché è uccisa da Arunte.