BRYEN, Camille
Pittore, nato nel 1907 a Nantes, morto il 9 maggio 1977. A Parigi, dove si è trasferito dal 1926, pubblica la sua prima raccolta di poesie, Opoponax (1927), cui segue Expériences (1932). Nel 1934, al Gruppo di studi di psicologia della Sorbona tiene una conferenza su L'automatismo e apre la sua prima personale. La prima opera tachiste è del 1936 (Cire et bougie, esposta al Salon des Surindépendants) e in quello stesso anno è tra i promotori delle celebrazioni per il ventennale di dada. Ancora nel 1937 firma il manifesto dimensionista con Arp, Delaunay, Duchamp, Kandinsky e Picabia. Organizza nel 1948 con Mathieu un'esposizione del movimento della non figurazione psichica. È tra gl'invitati al padiglione francese nella Biennale di Venezia del 1960. Nel 1961 all'esposizione The art of assemblage al museo d'arte moderna di New York e nel 1971 partecipa alla mostra L'informale alla Rotonda della Besana di Milano. Una sala dedicata a B. s'inaugura nel 1972 presso il museo di belle arti di Le Havre. La sua arte nasce sotto il segno di una cultura simbolista subito disponibile al fascino del dadaismo, che lo condurrà alla scoperta di procedimenti artistici tipicamente surrealisti. Nel dopoguerra B. si trova ad essere al centro, quasi un padre fondatore, di quel filone di astrattismo lirico che da lì a poco sfocerà decisamente nella pittura informale.
Bibl.: R. V. Gindertael, Bryen, Parigi 1960; N. Ponente, Tendances contemporaines, Ginevra 1960; L. Benoist, Les abstraits lyriques, in Tendances, n. 39, febbr. 1966; J.-D. Ray, Au Havre, C. Bryen, in Le Jardin des arts, sett. 1970; Autori vari, in Catalogo della mostra al museo nazionale d'Arte moderna di Parigi, febbr.-apr. 1973.