MIOLA, Camillo
Pittore, nato a Napoli il 14 settembre 1840, morto ivi il 14 maggio 1919. Fu, dopo il Celentano, tra i primi seguaci del Morelli; ma mentre il suo maestro, aderendo al "soggettismo" d'accademia, si teneva lontano dal mondo greco-romano, il M. vi tornò decisamente, col gusto archeologico d'un pittore accademico di primo stampo. Le sue opere maggiori furono difatti: Plauto mugnaio (1867), Gli Oschi di Mergellina (1872), Orazio in villa (1877), L'oracolo di Delfo (1878), Il fatto di Virginia (1883). Più tardi il M. si dedicò a quadretti di "genere" con esercizio di pittura minuziosa a punta di pennello, e con intendimenti palizziani. Ma egli ebbe soprattutto fama come "romanista" in campo morelliano; e le sue opere più ricordate sono ancora oggi il Plauto mugnaio e l'Orazio in villa. I suoi dipinti principali sono a Napoli, nel palazzo municipale, nella pinacoteca provinciale, nella direzione del Banco di Napoli e nella galleria di Capodimonte.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con la bibl. precedente).