SBARBARO, Camillo
Scrittore, nato a Santa Margherita Ligure (Genova) il 12 gennaio 1888.
Collaboratore della Voce, e partecipe di quel gusto e di quella poetica (v. frammentismo, App. I), il meglio della sua produzione, che anche cronologicamente rimane legato a quel periodo, è da cercare non tanto nei versi di Pianissimo (Firenze 1914), dal tono prosastico, ma, appunto, nei "frammenti" di Trucioli (ivi 1920; n. ed., Milano 1949): nei quali quel suo senso smarrito, disamorato o piuttosto disancorato della vita, si esprime in rapide notazioni liriche, in un immaginismo essenziale e levitante, in paesaggi e "nature morte", brevi certo di respiro, ma dai colori vivi e ancora stillanti come di tavolozza. Altre opere: Resine, Genova 1911; Liquidazione, Torino 1928.
Bibl.: G. Boine, Plausi e botte, Firenze 1918, pp. 128-31; C. Bo, Otto studi, ivi 1939, pp. 129-45; A. Gargiulo, Letteratura italiana del Novecento, ivi 1940, pagine 171-76.