CELA, Camilo José
(App. III, I, p. 339)
Scrittore spagnolo. Membro della Real Academia dal 1957, e senatore nelle prime elezioni democratiche (1977), ha ricevuto il premio Nacional de Literatura nel 1984, il Príncipe de Asturias de las Letras nel 1987 e il premio Nobel per la letteratura nel 1989. L'ultimo numero di Papeles de Son Armadans, la rivista da lui fondata nel 1956, è stato pubblicato nel 1979.
La narrativa più recente di C. è caratterizzata da un costante impegno di rinnovamento delle forme narrative e da un linguaggio denso di metafore ardite, riluttante alle strutture sintattiche rigide, lessicalmente ricchissimo ed eterogeneo, che ben si raccorda al complesso e variegato mondo di cui, sulla scia dei modelli proposti nel romanzo ''picaresco'' da Quevedo e, nell'ambito della pittura, da Goya, viene offerto un ritratto formalmente improntato alla satira, ma inquietante e intimamente tragico nella sostanza. Vísperas festividad y octava de San Camilo del año 1936 en Madrid (1969) ritrae in chiave tragicomica l'ambiente della capitale all'inizio della guerra civile; Oficio de tinieblas, 5 (1973), strutturato in ''frammenti'' chiamati mónadas, intende distruggere gli schemi narrativi tradizionali e parodiare i convenzionalismi e i moralismi che regolano la convivenza umana. Anche in Mazurca para dos muertos (1983; trad. it., A tempo di mazurca, 1985), in un ordine apparentemente caotico C. dispiega l'ormai collaudata, lussureggiante tavolozza stilistica e lessicale, facendo convergere in una narrazione di notevole spessore i diversi temi a lui cari: amore, violenza, morte e sesso: tema quest'ultimo al quale C. ha dedicato il suo Diccionario secreto (1968) e la Enciclopedia del erotismo (1976).
Il romanzo più recente, Cristo versus Arizona (1987; trad. it., 1990), è un monologo affollato di personaggi che si muovono in uno spazio degradato fino ai limiti degli istinti più bassi, costruito, come al solito, con un linguaggio duro e lirico al tempo stesso.
Bibl.: A. Zamora Vicente, C. J. Cela, Madrid 1962; P. Ilie, La novelística de C. J. Cela, ivi 1962, 19783; R. Kirsner, The novels and travels of C. J. Cela, Chapel Hill 1964; S. Suárez Solís, El léxico de C. J. Cela, Madrid 1964; D. W. Forster, The forms of the novel in C. J. Cela, Columbia 1967; D. W. McPheters, C. J. Cela, New York 1969; M. Tudela, Cela, Madrid 1970; C. Acutis, Due romanzi spagnoli, Torino 1971; C. J. Cela Conde, Cela mi padre, Madrid 19897.