campagna
Ricorre sette volte in poesia, una sola volta in prosa. Nel suo senso proprio di " campo " o " terreno coltivato ", in If XXIV 8 lo villanello a cui la roba manca, / si leva, e guarda, e vede la campagna / biancheggiar tutta, e in Cv IV VII 7 Viene alcuno da l'una parte de la campagna. Invece la buia campagna (If III 130) designa lo spazio piano, del tutto squallido, attraversato dall'Acheronte e compreso fra la porta dell'Inferno e l'inizio dell'abisso; a questo stesso tratto di terreno si allude in IX 110 e veggio ad ogne man [da ogni parte] grande campagna. In If XV 123, nella similitudine riferita a Brunetto Latini, c. sta per il luogo fuori di città (nel caso specifico, Verona), ove si svolgeva una corsa a piedi: e parve di coloro / che corrono a Verona il drappo verde / per la campagna. In Pg III 2 è lo spazio di terreno compreso fra la spiaggia e l'inizio del pendio che sale verso la montagna del Purgatorio; in XXVIII 5 indica il terreno pianeggiante coperto di fitta vegetazione della divina foresta, sede del Paradiso terrestre, in cima alla montagna del Purgatorio: sanza più aspettar, lasciai la riva, / prendendo la campagna lento lento; lo stesso luogo, più oltre (v. 118), è definito campagna santa.