CAMPOBASSO (VIII, p. 615 e App. I, p. 349)
Il capoluogo, i più importanti centri e le vie di comunicazione del Molise subirono gravi danni durante la campagna d'Italia della seconda Guerra mondiale. Occupata dai Tedeschi subito dopo la proclamazione dell'armistizio tra l'Italia e le Nazioni Unite (8 settembre 1943), Campobasso fu duramente bombardata dall'aviazione angloamericana il 9 settembre 1943. Dal 14 settembre al 9 ottobre 1943 furiosi combattimenti avvennero nella zona di Larino e in qnella di Termoli, ove gli Alleati erano sbarcati. Il 10 ottobre le artiglierie delle truppe alleate avanzanti iniziarono il bombardamento di Campobasso. Tra le vittime fu il vescovo, Secondo Bologna, che aveva svolto alacre attività a difesa della popolazione durante l'occupazione tedesca. Il 12 ottobre i Tedeschi iniziarono il ripiegamento e, il giorno successivo, gli Alleati entrarono in Campobasso. Dal 15 al 20 ottobre la città fu bombardata dai Tedeschi. La provincia fu interamente liberata il 19 dicembre 1943. Il comune (31 dicembre 1947) contava 29.124 ab. residenti (22.525 del 1936).
Un piccolo settore sud-occidentale della provincia di Campobasso (v. anche molise, XXIII, p. 584) cioè quello che comprende gran parte del fianco ovest del Matese, coi comuni: Capriati al Volturno, Ciorlano, Fontegreca, Gallo, Letino, Prata Sannitica, Pratella (in tutto 173 kmq. e 10.887 ab., in base al cens. 1936), è passato in seguito a decr. luog. 11 luglio 1945 alla provincia di Caserta (v. in questa App.). Presentemente la provincia di Campobasso ha una superficie complessiva di 4.450 kmq., e nei 136 comuni che ora la formano vivevano nel 1936 388.268 ab. e al 31 dicembre 1947 418.127 ab. residenti.