CAMPRODÓN y SAFONT, Francisco
Autore drammatico e poeta spagnolo, nato a Vich (Barcellona) nel 1816, morto all'Avana nel 1870. Studiò legge a Cervera, dove ebbe per condiscepolo ed amico il filosofo Balmes, poi ad Alcalà e a Barcellona. Lasciò infine i codici per la letteratura e la politica, affiliandosi al partito liberale che lo volle ripetutamente deputato. Fu anche amministratore delle Finanze dell'isola di Cuba ove morì; e i suoi resti vennero trasportati in Spagna e sepolti a Madrid. Fu poeta lirico (castigliano e catalano), un po' rude e volgare, ma ispirato; ed ebbe voga grandissima se pur effimera coi suoi drammi popolari: Lola o Flor de un día (1850) ed Espinas de una flor (1851). Si tratta di drammi gonfî di esagerato romanticismo, trasandati nella forma, scritti in versi sonori di grande effetto sulle masse: comunque notevoli per il movimento delle figure e per la dipintura dei costumi.
Altri suoi lavori drammatici: Una ráfaga (1857), Libertinaje y pasión (1857), Un zapatero (1859), La Teta gallinaire (1865), Asirse de un cabello (1868); inoltre molti libretti di zarzuelas, tra le quali la celebre Marina, musicata da Arrieta, e due volumi di versi: Emoeiones (Barcellona 1850) e Colección de poesías castellanas (Avana 1871).