PANAMÁ, Canale di
(XXVI, p. 167; App. II, II, p. 498; III, II, p. 358; IV, II, p. 729)
Il movimento marittimo del Canale, in termini di numero di navi, che negli anni Sessanta e Settanta aveva rivelato una tendenza piuttosto regolare all'aumento, nel decennio successivo è progressivamente diminuito, stabilizzandosi poi sulle 12.000 navi all'anno (nel 1991, però, è risalito a oltre 12.760). Il movimento commerciale, invece, non è affatto diminuito, perché le navi in transito sono di stazza o portata sempre maggiore (molte sono petroliere). Tale movimento commerciale negli ultimi anni Ottanta si è aggirato sui 150 milioni di t di merci, in prevalenza (poco meno del 60%) trasportate dall'Atlantico al Pacifico. Tra le navi transitate predominano quelle che battono le bandiere ombra del Panamá e della Liberia, soprattutto quella del Panamá (20%), mentre si è ulteriormente ridotto il passaggio di navi statunitensi. Le complesse vicende dei rapporti con gli Stati Uniti (v. panamá: Storia, in questa Appendice) hanno fatto accantonare, per ora, il progetto della costruzione di un nuovo canale, sempre in territorio panamense, progetto cui era notevolmente interessato pure il Giappone. La popolazione della Zona del Canale (in base agli accordi del 1977 passata sotto sovranità panamense), secondo una stima del 1986, è diminuita a 29.000 abitanti.