Breitz, Candice
Breitz, Candice. – Artista sudafricana (n. Johannesburg 1972). Laureata alla University of the Witwatersrand di Johannesburg (1993), ha conseguito due master, prima alla University of Chicago (1995) e poi alla Columbia University (1997), partecipando tra il 1996-1997 a un programma di studi del Whitney museum of american art; dal 2007 insegna all’Università di Braunschweig in Germania. I suoi primi lavori sono fotografie e collage, mentre dalla fine degli anni Novanta del 20° sec. si è dedicata soprattutto a video-istallazioni il cui tema centrale riguarda la costruzione dell’identità (di genere, razziale, sociale e psicologica) e l’influenza che su tale processo di costruzione hanno i media. Tra le sue opere più significative si ricordano: Mother+Father (2005, Biennale di Venezia), in cui B. ha rimontato assieme una serie di frammenti di diversi film, interpretati tra gli altri da F. Dunaway, D. Keaton, Sh. MacLaine, D. Hoffman, H. Keitel, J. Voight, mostrando gli stereotipi culturali intorno al tema dell’identità parentale; Factum (2010), sette interviste a gemelli identici, vestiti e pettinati allo stesso modo, collocati nella medesima location ma intervistati indipendentemente l’uno dall’altro, in cui gradualmente si delineano le difficoltà, il desiderio e la fatica di distinzione; The character (2011), una serie di interviste a bambini di Mumbai su un personaggio infantile di un film, sempre diverso, ma montato per costruire un’unica identità. Da ultimo B. ha realizzato Extra (2011), un ritorno al suo Paese d’origine: in un video e diverse foto, l'artista si è introdotta, come unica presenza bianca, nel set della soap opera Generations, la più seguita in Sudafrica e interpretata solo da attori neri, tornando così alle tematiche della identità razziale che già erano presenti nei suoi primi lavori fotografici.