BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' Candido da Samico. Laureatosi in filosofia e teologia, ne altemò l'insegnamento con la predicazione e con varie cariche (guardiano, definitore) in diversi conventi. Nel 1647 è a Roma. L'anno successivo è a Padova, dove incomincia a scrivere una delle sue opere più note, il Manuale exorcistarum, portato a termine a Bergamo nel 1650 e ivi pubblicato nel 1651. Munito dell'approvazione del consultore del S. Uffizio di Bergamo, del generale dell'Ordine e dei riformatori dello Studio di Padova, il Manuale ebbelarghissima diffusione in tre edizioni, fino alla proibizione della Congregazione dell'Indice del 2 sett. 1727.
L'opera, divisa in due parti ("De fiducia in Deum" e "De aegroto orante Deum", ha, coerentemente con lo scopo per il quale fu scritta, la struttura d'un prontuario sistematico di tutta la casistica di indizi e segni che caratterizzano la presenza diabolica oppure inducono a ritenerla probabile. Tanto i segni evidenti e certi quanto quelli congetturali e probabili della presenza diabolica sono classificati secondo le facoltà da cui provengono: facoltà intellettive (intelletto e volontà), facoltà sensitive interiori (amore, desiderio, gaudio, odio, fuga, tristezza, speranza, audacia, timore, disperazione), facoltà sensitive esteriori (vista, udito, gusto, parola, odorato, tatto), facoltà vegetative (nutrizione, crescita, generazione). Primo compito dell'esorcista è di individuare la facoltà cui il segno si riferisce. Nella diagnosi del B. i segni attestanti con maggior frequenza la presenza evidente di "obsessio" e "maleficium" (indicati con una crocetta) sono quelli che provengono dalle facoltà intellettive; in riferimento alle altre facoltà, il B. lascia un margine amplissimo di maggiore o minore congettura o probabilità; l'empirismo di un'esemplificazione sovrabbondante supplisce alla mancanza di nette distinzioni teoriche.
Nel 1653 il B. è sempre a Bergamo, insegnante di teologia nel convento delle Grazie. All'insegnamento unisce una feconda attività di scrittore: è del 1653 (ma l'approvazione ecclesiastica è del 25 febbraio 1651) la pubblicazione di Il leone vittorioso: incitamento alla guerra contro i Turchi, fondato sull'ingegnosa corrispondenza simbolica fra Cristo "leone vittorioso" e il leone simbolo di Venezia. Degli stessi anni è un'opera sulla disciplina del clero regolare e secolare, lo Speculum cleticorum, raccolta sistematica di norme canoniche antiche e recenti specialmente sull'amministrazione dei sacramenti e sulla pratica dei sacramentali. Ma maleficio e diagnosi degli indemoniati rimasero l'argomento prediletto dei suoi studi, che si concretarono nei due volumi in folio dell'Alexicacon, pubblicato a Venezia nel 1668.
Rispetto al Manuale, del quale è ripresa e ampliata la classificazione degli indizi diabolici in rapporto alle varie facoltà, l'Alexicacon è opera teorica di maggiore impegno. Delle due parti in cui essa si divide, la prima tratta dei quattro tipi generali di maleficio distinti secondo le cause che li generano (Dio, demonio, streghe, oggetti naturali), la seconda descrive i modi di curare i corrispondenti tipi di indemoniati. In via di principio, il B. afferma e raccomanda la distinzione tra funzioni mediche e funzioni esorcistiche; ma nella realtà dal corso della trattazione l'efficacia dell'arte medica risulta fortemente limitata di fronte ai poteri delle forze diaboliche. Magia, cabala e negromanzia sono condannate; astrologia, alchimia e chiromanzia hanno validità congetturale e le pratiche che esse suggeriscono sono condannabili nella misura in cui limitano la libertà e la prescienza divine. Oltre che alla personale esperienza di esorcista, alla quale il B. fa volentieri espliciti e particolareggiati riferimenti, la trattazione si fonda su vasta conoscenza tanto della letteratura controversistica generale quanto di quella più specificamente demonologica.
Non si conosce la data della morte.
Opere: Manuale exorcistarum et parochorum,hoc est tractatus de curatione et protetione divina in quo variis reprobatis erroribus verus,certus,securus,catholicus,apostolicus et evangelicus eiiciendi daemones ab hominibus et e rebus ad homines spertantibus modus traditur, Bergomi 1651 (Lugduni 1658; Venetiis 1702); Il Leone vittorioso che insegna a' principi e vassalli cattolici il vero modo d'impetrare da Dio sicura vittoria contra infideli,preservare se stessi e cooperare all'essaltatione della nostra santissima fede, Venetia 1653; Speculum clericorum tam saecularium quam regularium,in quo omnia quae eorum mores,privilegia,obligationes,sacramentorum sacramentaliumque susceptionem et administrationem ac poenas canonicas respiciunt,distinctis resolutionibus iuxta prisca ac nova iura pontificia dilucide ac methodice conspiciuntur, Venetiis 1663 (e 1664); Alexicacon,hoc est de maleficiis et morbis maleficis, Venetiis 1668 e 1714; L'imagine del Re supremo, Venetiis 1669.
Bibl.: D. Calvi,Scena letteraria de gli scrittori bergamaschi, Bergamo 1664, II, p. 19; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, p. 2136; B. Vaerini, Gli scrittori di Bergamo..., Bergamo 1788, I, p. 281; F. H. Reusch, Der Index der verbotenen Bücher, II, 1, Bonn 1885, p. 220; J. J. Sbaralea, Supplementum et castigationes ad scriptores trium Ordinum S. Francisci a Waddingo aliisve descriptos, III, Roma 1936, v. 207; M. Petrocchi, Esorcismi e magia nell'Italia del Cinquecento e del Seicento, Napoli 1957, pp. 21, 31-48; L. Thorndike, AHistory of magic and experimental Science, VIII, New York 19-18, pp. 558-565.