TRIGUEROS, Cándido María
Letterato spagnolo, nato a Orgaz (Toledo) nel 1736, morto nel 1801. Sacerdote, ebbe un beneficio a Carmona e visse lungamente a Siviglia, dove fu membro dell'accademia di belle lettere e protetto da Olavide. Usò diversi pseudonimi, tra i quali Crispín Caramillo, Don Saturio de Iguren, Juan Nepomuceno González de León.
Scrisse fra l'altro un'imitazione del Don Chisciotte, intitolata El Quijote de los teatros, e varî mediocri poemi, tra i quali El poeta filósofo (1774 e 1778), una serie di racconti di contenuto etico-mitologico, oltre a poemi pubblicati separatamente, tra cui La falsa libertad, La esperanza, La desesperación (tutti del 1775), ecc. Nel 1776 pubblicò alcune odi, con una mistificazione poetica: Poesías de Melchor Díaz de Toledo, autor del siglo XVI. Se come poeta ebbe scarso valore, ancor meno ne ebbe come commediografo con Los Menestrales (1784), Los Bacanales, La comedia casera, Buena esposa y mejor hija, Cada loco con su tema, ecc. Seppe però comprendere le bellezze del teatro spagnolo del secolo d'oro, come provano i suoi rifacimenti di alcune commedie di Lope de Vega.