canna
Usato soltanto in If VI 27 E 'l duca mio... / prese la terra, e con piene le pugna / la gittò dentro a le bramose canne, e XXVII 68 Un altro... / innanzi a li altri aprì la canna, / ch'era di fuor d'ogne parte vermiglia, col valore estensivo di " gola ", " c. della gola ": commenta Benvenuto il primo passo: " intra fauces avidas, gurdas "; il Tommaseo il secondo: " Peccò specialmente in parola: però nella gola è ferito ".
La parola, e l'immagine, è dello stile ‛ comico ', o magari ‛ elegiaco ', come appare anche dai contesti in cui è inserita e, almeno nel primo caso, dalle rime (sanne, spanne, poi rime in -atra, -ersa, -ermo, -ugna, -orde).
Per cannucce di Pg V 82 Corsi al palude, e le cannucce e 'l braco / m'impigliar sì ch'i' caddi, la documentazione offerta dai lessici fa pensare che già al tempo di D. la parola indicasse " c. palustre ".