Canonizzazione
(VIII, p. 761; App. II, i, p. 501; III, i, p. 304; IV, i, p. 359; V, i, p. 488)
Dall'inizio del 1989 a tutto il 1999 Giovanni Paolo ii ha proclamato 42 santi e 618 beati, per un totale complessivo (riferito cioè all'intero pontificato) di 296 santi e 938 beati (compresi i 36 beati poi canonizzati dallo stesso Giovanni Paolo ii, che figurano quindi anche tra i santi), un numero finora senza precedenti.
L'elevato e crescente numero in specie delle beatificazioni e il loro progressivo adeguamento liturgico al solenne rito per le c. ha indotto molti specialisti a interrogarsi sul significato e sul futuro dei due istituti, soprattutto per salvaguardare la distinzione tra la c. (che prescrive un culto esteso alla Chiesa universale) e la beatificazione (definitasi solo in epoca moderna e finalizzata invece alla concessione di un culto facoltativo e limitato ad alcuni luoghi o ad alcuni gruppi di fedeli), che rischia oggi di apparire un duplicato della canonizzazione.
Tra i nuovi santi e beati (anche nella seconda parte del pontificato spesso proclamati in cerimonie tenute durante i frequenti viaggi di Giovanni Paolo ii), continuano a essere prevalenti gli ecclesiastici (tra cui soprattutto fondatori e fondatrici di congregazioni religiose), anche se non mancano figure di laici, uomini e donne, e numerosi sono i gruppi di martiri. Tra questi bisogna ricordare in primo luogo le vittime della persecuzione religiosa prima e durante la guerra di Spagna, i cui processi erano stati sospesi da Paolo vi per evitare strumentalizzazioni politiche da parte del regime franchista: dopo la prima beatificazione di tre religiose nel 1987, tra il 1989 e il 1999 sono stati beatificati in otto cerimonie altri 235 martiri spagnoli (10 di questi sono stati poi canonizzati nel 1999); tra gli altri martiri vanno menzionate vittime delle guerre di religione (come Giovanni Sarkander e i tre martiri di Košice, canonizzati nel 1995 rispettivamente durante i viaggi nella Repubblica Ceca e in Slovacchia), della Rivoluzione francese (come i 64 martiri beatificati nel 1995), del nazionalsocialismo (tra questi Edith Stein, beatificata nel 1987 e canonizzata nel 1998, non senza critiche soprattutto da parte ebraica, e 109 polacchi beatificati nel 1999 a Toruń e a Varsavia) e di regimi comunisti (come i vescovi Guglielmo Apor, ungherese, e Vincenzo Eugenio Bossilkov, bulgaro, beatificati il primo nel 1997 e il secondo nel 1998, e il cardinale Luigi Stepinac, croato, beatificato nel 1998 a Zagabria tra forti polemiche), oltre figure di missionari (come Giovanni Gabriele Perboyre, martire in Cina nel 1840, canonizzato nel 1996).
Tra le c. da ricordare quelle di figure risalenti al Medioevo, come Agnese di Boemia (1989), Zdislava di Lemberk (1995), Edvige regina di Polonia e Giovanni di Dukla (entrambi canonizzati nel 1997 durante il viaggio in Polonia), e quella del gesuita Claudio La Colombière (1992), che nel Seicento diffuse largamente la devozione al Sacro Cuore. Tra le numerosissime beatificazioni vanno menzionate quelle del giovane laico Pier Giorgio Frassati (1990), di Giovanni Duns Scoto (1991), del fondatore dell'Opus Dei Giuseppe Maria Escrivá de Balaguer (che, tenuta a Roma nel 1992 con un'imponente partecipazione di fedeli, è stata preceduta e seguita da ripetute polemiche anche all'interno del cattolicesimo per l'inconsueta rapidità del processo, concluso solo diciassette anni dopo la morte del fondatore della discussa organizzazione), del vescovo missionario e fondatore Daniele Comboni e del cardinale arcivescovo di Milano Alfredo Ildefonso Schuster (entrambi beatificati nel 1996), del laico francese Federico Ozanam (beatificato a Parigi nel 1997) e del vescovo fondatore Giovanni Battista Scalabrini (1997); notevole risonanza ha poi avuto la beatificazione, tenutasi a Roma (1999) con una straordinaria partecipazione di fedeli, del cappuccino Pio da Pietrelcina, molto popolare per la fama di stimmatizzato e taumaturgo. Nel 1997 poi Giovanni Paolo ii ha proclamato dottore della Chiesa nel centenario della nascita santa Teresa del Bambino Gesù (terza donna dopo santa Teresa d'Avila e santa Caterina da Siena, proclamate da Paolo vi nel 1970), e nel 1999 compatrone d'Europa (con i santi Benedetto e Cirillo e Metodio, proclamati nel 1964 e nel 1980) le sante Brigida di Svezia, Caterina da Siena ed Edith Stein.
Bibliografia
K. L. Woodward, Making saints. How the Catholic Church determines who becomes a saint, who doesn't, and why, New York 1990 (trad. it. La fabbrica dei santi, Milano 1991).
F. Dell'Oro, Beatificazione e canonizzazione. "Excursus" storico-liturgico, Roma 1997.
Santi della Chiesa nell'Italia contemporanea, a cura di R. Rusconi, in Cristianesimo nella storia, 1997, 17, pp. 503-657.
Santi del Novecento, a cura di F. Scorza Barcellona, Torino 1998.