CANOPO (gr. Κάνωβος e anche κάνωπος, lat. Canōpus e Canōbus)
Città antica del delta occidentale egiziano, chiamata P-gewet (Kanop è la trascrizione del nome greco), che veniva identificata dai Greci con il luogo ove, secondo la leggenda, era stato seppellito il pilota di Menelao, Canopo. Si trovava a 120 stadî da Alessandria, alla quale la congiungeva un canale. Le rovine sono state rinvenute all'odiemo forte Tawfīqiyah presso Abūqīr. A sud di quello sono pure gli avanzi del famoso santuario di Serapis, meta di numerosi pellegrinaggi. Fu centro d'industria di unguenti e di tessuti; ai tempi di Strabone, luogo di delizia per i vicini Alessandrini. Un braccio del Nilo era denominato da essa. Famoso il Decreto di Canopo, in lingua egiziana antica (caratteri geroglifici), in volgare (caratteri demotici) e in greco, di cui si conoscono tre esemplari (due conservati al Museo Egizio al Cairo), il quale fu emesso il 7 marzo 238 a. C., dal sinodo dei sacerdoti egiziani radunati in un tempio della città per tributare onori solenni a Tolomeo III Evergete I e alla principessa Berenice e per introdurre un anno fisso in luogo del vecchio anno vago egiziano. Adriano pose il nome di Canopo a una parte della sua villa presso Tivoli, ove si rinvennero numerose antichità egizie.
Bibl.: Th. Hopfner, Fontes historiae religionis aegyptiacae, Bonn 1922-1925, s. v.; A. Wiedemann, Herodots zweites Buch, Lipsia 1890, p. 90. Per l'iscrizione: K. Sethe, Hierogl. Urkunden der griechisch-römischen Zeit, Lipsia 1904, p. 124; Dittenberger, Orientis graeci inscriptiones selectae, I, p. 91 segg., n. 56.