CANTARINI, Simone, detto Simone da Pesaro
Pittore e incisore, nato a Pesaro nel 1612, morto a Verona nel 1678. Iniziato da Claudio Ridolfi, studiò specialmente il Baroccio; fu quindi attratto tutto dal Reni, fino a porsi presso di lui a Bologna. Impossessatosi di quella maniera, tanto da destar meraviglia, si ruppe col maestro e si portò a Roma a studiare le opere di Raffaello. Tornato a Bologna vi aperse un'attivissima bottega. Fu chiamato a Mantova a servizio del duca, ma se ne alienò i favori.
Le sue opere innumerevoli e sparse, si trovano specialmente a Bologna e nelle Marche. A Pesaro una S. Barbara o una S. Maddalena; a Fano varie tele d'altare; una Trasfigurazione in S. Urbano a Bologna; un S. Antonio ai Francescani di Cagli; un S. Iacopo nella titolare di Rimini. Fra i quadri delle gallerie sono da ricordarsi un'Assunta e un ritratto del Reni nella pinacoteca di Bologna, una Sacra Famiglia, fra le molte, nella galleria Borghese a Roma.
La sua maniera dipende in tutto da quella del Reni, pur allontanandosene talvolta per un colorire più largo, non esente forse dall'insegnamento del Guercino. Anche nell'incisione si attenne al Reni. Di lui incisore rimangono una lunga serie di Sacre Famiglie e di Madonne, composizioni tratte da altri artisti quali il Veronese, il Reni, i Carracci.
Bibl.: O. Pollak, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); P. Kristeller, Kupferstich und Holzschnitt in vier Jahrhunderten, Berlino 1922, p. 401; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del Seicento e del Settecento alla mostra di Palazzo Pitti a Firenze, Milano-Roma 1924.