capacitazione
Libertà sostanziale di cui un soggetto gode all’interno del sistema, chiamata capability («capacitazione»). Il concetto è stato introdotto da A.K. Sen e da M.C. Nussbaum (The quality of life, 1993) e da entrambi in seguito sviluppato. Sen, in particolare, lo ha largamente utilizzato nella elaborazione della sua concezione del benessere e dello sviluppo, soprattutto laddove occorre applicare criteri di valutazione, oltre che nella sua teoria della giustizia (The idea of justice, 2009). L’impostazione adottata da Nussbaum e Sen in materia si differenzia da quelle più tradizionali, che, insistendo sulla componente economica, mettono al centro del processo valutativo i concetti di reddito o di ricchezza. Essi prendono altresì le distanze da quanti (per es., nelle concezioni utilitariste) basano il processo di valutazione sulla stima dell’appagamento mentale, come pure da costrutti puramente formali o procedurali di libertà. Nella concezione qui accennata occorre fare appello a una base fattuale diversa, fondata appunto sulle capacitazioni. A differenza di Sen, che ne lascia libera l’identificazione concreta, Nussbaum ha sviluppato il tema, proponendo uno schema di 10 c. centrali (Creating capabilities: the human development approach, 2011): vita, salute fisica, integrità fisica, sensi-immaginazione-pensiero, emozioni, razionalità pratica, appartenenza, altre specie, gioco, controllo ambientale.