CAPANEO (Καπανεύς, Capaneus)
Figlio di Ipponoo e di Astinome o Laodice: nella tradizione della tragedia greca, C. è uno dei Sette mossi contro Tebe; guerriero gigantesco e tracotante che è punito da Zeus con un fulmine mentre appoggia la scala per l'assalto alle mura tebane. La sposa Evadne si getta con lui sul rogo.
Tra le statue dei Sette a Tebe di Hypatodoros e Aristogeiton nel santuario di Delfi era quella dell'eroe (Paus., x, 10, 3), rappresentato anche in un dipinto di Tauriskos (Plin., Nat. hist., xxxv, 144). Una pittura del tempio dei Dioscuri ad Ardea (Serv., Ad Aen., i, 44) lo raffigurava colpito dal fulmine; all'assalto delle mura di Tebe lo dipinse forse Polignoto (Plin., l. c.). La più antica rappresentazione di C. pervenutaci è su un frammento di vaso a figure nere dell'Acropoli con i giochi funebri di Pelia. In questo frammento e in un anfora ruvese del Museo Naz. di Napoli, sul quale, appoggiato alla lancia e con pìlos, C. partecipa al seppellimento di Archemoros, egli è contrassegnato da un'iscrizione. Si è voluto identificare in C. il giovane con pìlos che, armato di lancia e scudo, uccide il serpe in un'anfora ruvese dell'Ermitage con la morte di Archemoros. C. colpito dal fulmine che cade dalla scala è rappresentato nel fregio dell'heròon di Gjölbashi-Trysa, con la lotta dei Sette a Tebe, e su tre urne etrusche, una a Volterra e le altre a Perugia. Su un'urna di Chiusi e in un sarcofago di Villa Pamphilj egli è raffigurato nel momento in cui scala le mura. Su quattro urne C. sulla scala porta il cadavere di un giovane, per il quale si è proposta, sulla base di un passo della Tebaide di Stazio (viii, 745 ss.), la molto incerta identificazione con Melanippo. Numerose gemme rappresentano C. o caduto o che, sulla scala, si slancia all'assalto; il nome di C. viene dato generalmente al guerriero colpito dal fulmine inciso su scarabei etruschi, di cui due con l'iscrizione Capne. Su monete di Byzia in Tracia, coniate sotto Filippo e sotto Settimio Severo, e di Anchialos (Tracia), pure di Settimio Severo, è rappresentato C. con la scala; in altre di Anchialos, è raffigurato Zeus che difende le mura di Tebe contro Capaneo.
Il rilievo di Villa Albani, con il guerriero a cui è dato il tradizionale nome di C., è, insieme al rilievo trovato a Salamina e ora a Chicago, copia di una scena dello scudo della Atena Parthènos fidiaca.
Monumenti considerati. Pittura di Polignoto: cfr. L. Séchan, Tragédie grecque, Parigi 1920, p. 13, n. 5; O. Benndorf, Gjölbaschi-Trysa, Vienna 1889, p. 187 ss. Vaso dell'Acropoli: B. Gräef, Vasen Akropolis, Berlino 1909, pp. 64 s., n. 569, tav. 27 a. Anfora ruvese di Napoli: H. Heydemann, Vasensamm. M. Naz. Neapel, Napoli-Berlino 1872, n. 3255; I. Overbeck, Gallerie heroischer Bildwerke, Braunschweig 1855, p. 114, n. 26, tav. iv, 3. Anfora dell'Ermitage: I. Overbeck, op. cit., p. 112, n. 21, tav. iv, 2; L. Stephani, Vasensamml. Ermitage, Pietroburgo 186o, 523. Fregio di Gjölbashi-Trysa: O. Benndorf, op. cit., p. 187 ss., tav. xxiv. Urne di Volterra e Perugia: G. Körte, Urne, ii, Berlino 1890, tav. xxii, 5, xx, 9; iii, p. 240, fig. 58. Urna di Chiusi: id., il, tav. xxiii, 6. Sarcofago di Villa Pamphilj: C. Robert, Sarkophagreliefs, ii, p. 194, fig. 184. Urne con il cosiddetto Melanippo: G. Kòrte, op. cit., ii, pp. 68-69, tav. xxiii, 7 (Chiusi), xxiv, 9 (Palermo); p. 67, n. 9 a (Sarteano); tav. xxiv, 8 (Chiusi); cfr. C. Robert, Oidipus, Berlino 1915, i, p. 227 ss. Gemme con C. caduto: A. Furtwängler, Gemmen, tav. xxi, 10, ii, 17. Gemma con C. che si lancia all'assalto: id., tav. xxi, 18. Scarabei etruschi: id., tav. xvi, 6, 32, 37, 44, 46, 51, 55; xvii, 16; Ann. Sc. Arch. It. Atene, xxiv-xxvi, 1946-48, p. 82 s., fig. 3. Monete di Byzia e di Anchialos: Numismata Musei Hon. Arigoni, Treviso 1741-1759, tav. xii, 185; O. Benndorf, op. cit., p. 194 nota, fig. 155 a-b. Monete di Anchialos: Ephem. Arch., 1889, tav. ii, 16; B. V. Head, Hist. numorum, Oxford 1911, p. 277; O. Benndorf, op. cit., fig. 155 c. Rilievo di Villa Albani: W. Helbig-W. Amelung, Führer, Lipsia 1913, 1831; Amer. Journ. Arch., xliii, 1939, p. 447, fig. 1; E. Langlotz, Phidias-probleme, Francoforte 5. M. 1947, p. 43, tav. 13. Rilievo di Chicago: Amer. Journ. Arch., cit. fig. 2.
Bibl.: V. Weizsäcker, in Roscher, II, c. 952, s. v. Kapaneus.