CAPARRA, Niccolò Grosso, detto il
Fabbro, visse e operò a Firenze sul finire del sec. XV e il principio del sec. XVI. Unico lavoro sicuro che di lui rimanga sono le lumiere di ferro angolari, le campanelle e i bracci per torce nel palazzo Strozzi di Firenze. La proporzione fra le singole parti di quelle lumiere, disegnate probabilmente dal Cronaca, ne fa un capolavoro architettonico, mentre la squisita fattura, decisa nella sagoma, raffinata nell'esecuzione, giustifica quanto dice il Vasari del C.: "nell'arte sua non ha avuto né avrà pari". Famosi erano i suoi alari del camino di Lorenzo il Magnifico, e quelli dei capitani di parte guelfa e di varie altre case fiorentine. Al C. si ascrivono con maggiore o minor fondamento le lumiere dei più bei palazzi fiorentini del tempo: palazzi Medici, Riccardi, Guadagni (piazza S. Spirito, 11), Gondi (piazza S. Firenze), ecc.
Bibl.: G. Degli Azzi, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibliografia precedente).